SGE: 400 case B-C agibili, finisce il contributo – Altri 300 rischiano per carenze documentali


L’Aquila – L’ANNUNCIO DEL SINDACO CIALENTE – La Struttura Gestione Eemergenza ha diffuso questa mattina il seguente comunicato: “Pronta cancellazione da elenchi CAS di 400 proprietari di case di nuovo agibili. Nel solo Comune dell’Aquila ammontano a circa 400 le dichiarazioni di fine lavori per gli immobili classificati B e C, i cui proprietari sono ancora inseriti nelle liste del contributo di autonoma sistemazione. Ne ha dato notizia il vice commissario Massimo Cialente, informando che la Municipalità capoluogo ha avviato l’incrocio dei dati tra i beneficiari del contributo di autonoma sistemazione e i nomi di coloro che hanno presentato la documentazione di fine lavori, che equivale al ripristino dell’agibilità dell’immobile. Ciò, allo scopo di escludere tutti quelli che, proprio in virtù del ripristino dell’agibilità della propria abitazione, non hanno più diritto all’assistenza. Invitando tutti i Comuni del cratere a effettuare riscontri del genere “per equità e rispetto del denaro pubblico, in modo tale da assistere chi ha ancora effettivamente bisogno”, Cialente ha ricordato come è possibile fare una comunicazione (per L’Aquila, i modelli sono sul sito internet www.comune.laquila.it ) per rinunciare all’autonoma sistemazione, in modo tale da rendere più agevole il lavoro degli uffici comunali. Ciò, sia per le agibilità definitive, sia per quelle in corso d’opera che, ai fini dell’assistenza, sono equiparate alle prime. Una volta depositati dai tecnici incaricati le dichiarazioni di fine lavori o la perizia asseverata per l’agibilità in corso d’opera, il contributo di autonoma sistemazione cessa dopo 45 giorni, l’ospitalità alberghiera dopo 15″. (Nelle foto Col sopra e sotto il sindaco Massimo Cialente)

IN 300 RISCHIANO DI PERDERE L’ASSISTENZA: ULTIMO AVVERTIMENTO – Sono oltre 300, nel Comune dell’Aquila, le persone che rischiano di perdere l’assistenza (contributo di autonoma sistemazione o ospitalità alberghiera) per non aver presentato le integrazioni chieste dal Comune ai fini del rilascio del contributo definitivo per la riparazione delle case classificate B o C. Lo rende noto il vice commissario Massimo Cialente, ricordando che, come prevede l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3857, in tutti i Comuni del cratere gli interessati devono consegnare le integrazioni chieste dalle Municipalità entro dieci giorni dalla pubblicazione di tali richieste all’albo pretorio o sui siti internet delle stesse amministrazioni. “Nonostante vari richiami – ha dichiarato Cialente – ci sono beneficiari che non hanno ritirato ancora le comunicazioni contenenti le osservazioni del Comune. Questo significa arrecare dei danni al processo di ricostruzione e nello stesso tempo sottrarre delle risorse pubbliche, godendo di benefici assistenziali non dovuti. Non cerchiamo alcun tipo di accanimento nei confronti di coloro che sono assistiti con l’autonoma sistemazione o l’ospitalità alberghiera, ma questo avviso è l’ultimo. Chi, negli elenchi pubblicati, trova il suo nome accostato alle richieste di integrazione per i contributi di ricostruzione delle case B e C e non procede a fornire la documentazione prevista, vedrà cessare ogni aiuto”. Lo stesso discorso vale per i circa 250 proprietari che non hanno ritirato il contributo definitivo. Quindici giorni dopo la pubblicazione all’albo pretorio o sui siti istituzionali dei Comuni del via libera al contributo definitivo i lavori devono essere avviati, indipendentemente se la lettera di ammissione al suddetto contributo è stata ritirata o meno.
Si ricordano, in proposito, le principali casistiche previste dalle ordinanze per la cessazione dei benefici assistenziali per i proprietari delle case classificate B e C.
Richieste di integrazioni delle pratiche delle ricostruzione. Come detto, 10 giorni dalla pubblicazione di tali richieste all’albo pretorio o sui siti internet dei Comuni (NON DAL GIORNO DEL RITIRO MATERIALE DELLA LETTERA DI RICHIESTA DELLE INTEGRAZIONI NEI COMPETENTI UFFICI COMUNALI).

Inizio lavori. Entro 15 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio o sui siti internet dei Comuni dell’ammissione al contributo definitivo (EVENTUALI RITARDI NEL RITIRO DELLA COMUNICAZIONE DAGLI UFFICI COMUNALI NON SOSPENDONO I TERMINI).

Fine dei lavori. Nel tempo previsto dalla perizia del tecnico incaricato, e comunque al massimo 6 mesi per le case B e 7 per gli immobili C, salvo proroghe speciali che i Comuni possono concedere caso per caso e su richieste degli interessati.

Richieste dei contributi. Per le pubblicazioni successive al 30 gennaio, 90 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio o sui siti internet dei Comuni dell’esito di agibilità. (red).


24 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
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