Notte europea dei pipistrelli
Penna S.Andrea – CONOSCIAMO E AIUTIAMO GLI AMICI CHIROTTERI – Molte persone hanno partecipato sabato sera alla “European Bat Night” di Penna Sant’Andrea, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla riserva Naturale “Castel Cerreto”. La Notte europea dei pipistrelli è un evento annuale, che si svolge in più di 30 paesi in tutta Europa, per sensibilizzare il pubblico verso la conservazione delle popolazioni di pipistrelli minacciate in Europa.
Le prime manifestazioni sono state organizzate nel 1990 in Polonia ed in Francia e dal 1997 si tengono sotto gli auspici di EUROBATS (accordo sulla conservazione delle popolazioni europee di pipistrelli) http://www.eurobats.org
Dal 2004 anche l’Italia ha sottoscritto “Eurobat Agreement”, un accordo europeo per l’attivazione di un programma di sensibilizzazione e di conservazione delle popolazioni di Chirotteri europei, oggi sempre più minacciate.
Tra le iniziative più gettonate ci sono appunto le “Bat Nights” cioè eventi pubblici, di diversa realizzazione e organizzazione, finalizzati a far conoscere i pipistrelli, la loro biologia, i loro problemi, promossi a livello europeo da UNEP/EUROBATS Secretariat a Bonn http://www.eurobats.org/news_events
Anche la Riserva Naturale Regionale di “Castel Cerreto” è impegnata nell’attività di studio e salvaguardia dei Chirotteri, con la fondamentale collaborazione del Dott. Vincenzo Ferri, naturalista (Centro Studi Arcadia, www.centrostudiarcadia.it), il quale aveva sinora individuato sull’intero territorio comunale 8 specie di pipistrelli, delle circa 35 che vivono in Italia. Il dott. Ferri ha guidato i partecipanti alla Bat Night lungo le vie del centro storico con l’obiettivo di individuare e riconoscere le varie specie di chirotteri con l’aiuto di appositi strumenti elettronici (bat-detector) e torce elettriche. L’attività di ricerca ha dato buoni risultati, tanto che lo studioso ha potuto individuare un nona specie di chirottero che va ad aggiungersi alle 8 sinora documentate a Penna S. Andrea.
Prima delle esplorazioni sul campo, si era tenuto un breve incontro presso il “Centro Visite”, nel corso del quale i responsabili della Riserva ed il dott. Ferri hanno illustrato agli intervenuti le attività in essere ed i risultati già conseguiti nella osservazione e protezione dei chirotteri a livello nazionale ed europeo. Al termine il Sindaco di Penna Sant’Andrea ha presentato il nuovo progetto dell’Amministrazione Comunale “Adotta un pipistrello”. Il progetto consentirà ai cittadini di Penna Sant’Andrea di richiedere la fornitura in uso gratuito di apposite cassette-nido (batbox), adatte ad ospitare i chirotteri.
Le batbox sono studiate per attrarre proprio i pipistrelli che frequentano gli ambienti urbanizzati, e possono essere appese agli alberi del proprio giardino o alla parete esterna della casa, meglio se al riparo sotto la grondaia del tetto. La colonizzazione dei rifugi artificiali da una parte consentirà agli studiosi di poter approfondire le loro osservazioni e dall’altra incrementerà la presenza di formidabili cacciatori di insetti (un solo pipistrello può mangiare migliaia di insetti per notte), utilissimi collaboratori nella lotta alle zanzare.
CONOSCIAMO I PIPISTRELLI – Il pianeta ospita più di 1100 diverse specie di pipistrelli ognuna delle quali ha sviluppato particolari adattamenti: in questo gruppo di mammiferi sono rappresentate praticamente tutte le possibili diete esistenti. Esistono pipistrelli insettivori, carnivori, piscivori, ematofagi, frugivori, nettarivori e mangiatori di polline. Il 70% delle specie conosciute si nutre di insetti e grazie a questo tipo di alimentazione ha conquistato la maggioranza delle regioni del pianeta spingendosi a tutte le latitudini ad eccezione dei circoli polari. I frugivori sono invece esclusivi dei climi tropicali, mentre nei deserti si trovano i consumatori di nettare e polline. Esistono tre sole specie ematofaghe, che si nutrono solo di sangue per lo più di animali domestici, e vivono in America latina.
Tutti i pipistrelli ci vedono ma la maggioranza (tutti quelli europei) si affida a un sistema sonar detto ecolocalizzazione. Emettono ultrasuoni dalla bocca oppure dalle narici e ascoltano l’eco dei suoni che rimbalzano contro agli oggetti. Riescono così a capire come è fatto l’ambiente che li circonda per individuare ostacoli, prede ed eventuali predatori anche nel buio più assoluto.
Gli estremi dimensionali nei pipistrelli vanno da una apertura alare di 1,5m e un peso di un kg di alcuni megachirotteri, a specie minuscole come il ‘Pipistrello bombo’ del peso di circa 2 grammi. In Europa la specie più grande è la Nottola gigante dall’apertura alare che può toccare i 46 cm e dal peso medio di una cinquantina di grammi. La specie più piccola è invece il Pipistrello pigmeo che con i suoi 4 grammi presenta un’apertura alare massima di 25 cm.
Nonostante le loro piccole dimensioni, i pipistrelli sono animali longevi: in natura si hanno notizie di esemplari inanellati che superano tranquillamente i 30 anni di età, con un massimo accertato di 41 anni. Inoltre, al contrario di altri mammiferi di pari dimensioni, come ad esempio i roditori, hanno un basso tasso riproduttivo in quanto la maggior parte delle specie partorisce un solo piccolo all’anno.
In generale il periodo di ibernazione va dal tardo autunno all’inizio della primavera. I pipistrelli si trasferiscono dai rifugi estivi a quelli invernali che presentano le caratteristiche adatte a consentire loro di superare l’inverno, ossia elevata umidità e temperatura bassa e costante, condizioni che trovano normalmente in grotte e miniere.
Non tutti i pipistrelli si riposano nelle grotte: alcuni si rifugiano negli alberi, nelle miniere, negli edifici e nei ponti. La varietà di luoghi utilizzati è ampia e riflette la biodiversità stessa dei pipistrelli. Ai tropici esistono pipistrelli che trovano riparo sotto alle foglie del banano, altri dentro ai culmi del bambù, altri ancora nelle ragnatele, o addirittura nei termitai! In Europa per esempio il Barbastello può rifugiarsi sotto alla corteccia degli alberi, mentre altre specie forestali come le nottole possono sfruttare i buchi scavati dai picchi. Ogni specie ha così delle esigenze specifiche. A causa della perdita di habitat di rifugio molti pipistrelli sono minacciati di estinzione.
I pipistrelli stanno appesi a testa in giù perché così possono riposarsi senza fare alcuna fatica. I tendini delle dita dei piedi sono fatti in modo tale da far chiudere queste contro l’appiglio grazie al peso del corpo, mentre per sganciarsi e prendere il volo il pipistrello deve compiere uno sforzo muscolare per aprire le dita. La possibilità di rimanere appesi senza sforzo è molto utile in quanto consente a questi animali di trovare rifugio in luoghi inaccessibili ai predatori, come il soffitto delle grotte, le cavità negli alberi, gli edifici, i ponti, ecc.
I pipistrelli svolgono funzioni importanti in numerosi ecosistemi. Sono i predatori principali di un gran numero di specie di insetti e contribuiscono a tenerne sotto controllo il numero, limitando i danni arrecati da svariate specie nocive ai raccolti e ai boschi. I pipistrelli frugivori assolvono una fondamentale azione di dispersione dei semi di piante sia in habitat deserticoli come quelli dell’America sudoccidentale, sia nelle foreste pluviali, e accelerano il rimboschimento di aree bruciate o disboscate favorendo l’impianto di piante pioniere. I nettarivori sono talora gli unici impollinatori di piante di grande importanza economica, come il cocco. I pipistrelli sono anche utili per il guano che producono, che è uno dei migliori fertilizzanti esistenti al mondo ed è la principale fonte di nutrimento per le altre forme di vita nei sistemi ipogei. Sono inoltre utilizzati nella ricerca medica sull’invecchiamento in quanto la loro longevità è messa in relazione a caratteristiche fisiologiche come una longeva capacità replicativa, una limitata attività dell’enzima proteolitico calpain a livello cerebrale e una bassa produzione di radicali liberi. Non solo, sono studiati anche perché non sono soggetti a malattie cardiovascolari nonostante i tassi elevati di colesterolo riscontrati nel sangue. Si può quindi dire che i pipistrelli contribuiscono a darci raccolti più sani, garantiscono la continuità agli ecosistemi forestali, tropicali, desertici e ipogei, ci permettono di avere mango, banane, fichi, tequila, ecc., e perché no, aiutano anche la ricerca medica.
Purtroppo sono in rapido declino in tutto il mondo e tra le cause principali, oltre alla distruzione dei loro habitat e all’uso di pesticidi, non è trascurabile la persecuzione che subiscono da parte delle persone a causa di una intolleranza ingiustificata.
I pipistrelli sono protetti dalla legge (L. 157/1992, L. 104/2005, D.P.R. 357/1997 e 120/2003), pertanto è illegale catturarli o detenerli, nonché disturbarli o distruggere i loro rifugi.
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