L’opinione – Dejà vu…
L’Aquila – (di Paolo Vecchioli) – A suo tempo e come altri militanti,non appena Gianfranco Fini sostituì alla Segreteria Naz.le del MSI Pino Rauti già vincitore al Congresso di Rimini e con una “decisione di palazzo“,ancora oggi molto in voga,rassegnai le dimissioni da ogni carica di partito e dopo anni di militanza vera di cui mi onoro e di cui rivendico ogni espressione e momento .
Rautiani,almeno fino al Congresso di Rimini ed a mia memoria,erano anche e tra tanti altri Pasquale Viespoli.Gianni Alemanno,Silvano Moffa,Umberto Croppi,…..Biagio Tempesta, Luca Angelini,questi ultimi firmatari con me della mozione “Andare Oltre” della Federazione Aquilana.
Pino Rauti ebbe una Segreteria breve e poco fortunata che quasi subito subì una secca sconfitta alle amm.ve e,quindi, fu travolta dalle prime avvisaglie del problema Iraq e dintorni.
Fu agevole per Fini & C trasformare in loro dependance il MSI e passare alla circoncisione,dopo Fiuggi,per la neocostituita AN.
All’epoca noi,parodiando la politica Cinese,definivamo gli “ Almirantiani” con Pinuccio Tatarella, gran protettore e tessitore di accordi ed alleanze anche eterogenee, la “ Banda dei Quattro”.
Gianfranco Fini, il compianto Nino Sospiri,migliore dei nostri antagonisti,anche Segretario Amm.vo del MSI,Ignazio Larussa già reggente di AN e soprannominato “Mefisto”, Maurizio Gasparri “Igor”,il sen. Gramazio “il Pinguino” ed altri sempre con la regia di Pinuccio Tatarella si impadronirono del MSI e pensarono….. Fiuggi e quant’altro noto,comprese le svendite e non solo imm.ri che oggi paiono scandalizzare i benpensanti prima muti davanti al massacro di una generazione di militanti ed alla svendita dell’Idea di chi aveva creduto addirittura oltre la vita .
Ai Campi Hobbit ed alla cultura e la politica alternativa negli anni ’70 si è risposto con il silenzio da parte del regime e della complice intelighentia sinistra in ciò supportata dalla “banda dei quattro” il cui mentore oggi fa indignare i benpensanti ad orologeria per essersi prestato a svendere……anche i lasciti imm.ri di chi aveva creduto di poter vedere la Città del Sole e non di assistere alla cerimonia della Kippà con pronuncia dell’anatema sul “male assoluto” ed al pellegrinaggio a Wall Stree e nella City di Londra.
GIi odierni autodefinitisi “Futuristi” di identica caratura della terza carica dello stato, Urso,Bocchino,Viespoli,Granata,Menia ecc. ecc. non mi piacciono però mi incuriosisce il prosieguo della loro storia considerando che nella letteratura italiana subito se non insieme alla corrente Futurista nacquero e si svilupparono anche l’Ermetismo ed il Crepuscolarismo,movimenti post-romantici ed assimilabili……..
Recentemente è trascorso uno degli anniversari della morte di Don Olindo Del Donno,” Il Prete Nero”, cappellano Militare della RSI e deputato del MSI,reo di aver votato secondo la sua coscienza uno dei governi Andreotti e per la quale mancanza Gianfranco Fini, giustizialista ante litteram e fautore delalpena di morte vivente Almirante,nume tutelare della stampa libera di regime e della libertà d’espressione politica anche nello stesso partito,scacciò con ignominia .
Del fatto o dei fatti di cui sopra come di molti altri hanno avuto parte e contezza direttamente e/o moralmente Gianfranco Fini & C. come anche i suoi detrattori attuali,silenti e già complici per le epurazioni e la “normalizzazione” del MSI come per le operazioni finanziarie sulla pelle ed il sangue dei militanti del MSI .
Oggi,però,al problema minimale dei Berluscones in Abruzzo ed in particolare a L’Aquila,a quello dei sinistri senza consensi ed egemonizzati da ex funzionari di partito si aggiunge quello dei Finiani in Abruzzo ed a L’Aquila, pochi ma “buoni….” per tutte le stagioni politiche e non solo…………e se lo sprint per i posti in lista è cominciato.
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