Incubo sisma, chiuse le chiese


Montereale – Suggerimento colto al volo dal commissario che guida il comune di Montereale, dopo la fine del mandato politico al sindaco Lucia Pandolfi. Il funzionario inviato dalla prefettura dell’Aquila fino alle prossime elezioni ha disposto la chiusura di tutte le chiese del territorio, una trentina: messe all’aperto, anche quelle dell’Assunta di domani 15 agosto. la decisione in seguito all’allarme suscitato, non solo tra gli abitanti e i residenti turisti in questo periodo, dalle continue scosse sismiche, le ultime due avvertite dalla popolazione appena ieri. Secondo i dati del tecnico che studia i terremoti e le possibili connessioni con le esalazioni di gas radon, l’aquilano Giiampaolo Giuliani, da gennaio ad oggi gli eventi sismici registrati (la maggior parte solo dagli strumenti) sono state ben 1716.
La sequenza sismica, o la prosecuzione dello sciame culminato il 6 aprile 2009, colpisce una zona epicentrale tra Montereale, Borbona, Cittareale, Cagnano Amiterno e Capitiginano. Il fenomeno è tenuto d’occhio dagli esperti, che tuttavia non emettono giudizi nè comunicati, temendo conseguenze. Nessuno parla di allarme o di altre situazioni capaci di generarlo. Viene ribadito che nessun terremoto è prevedibile, ma c’è chi si rifà alla storia sismica dell’area, più volte interessata in passato da sismi rilevanti. La prima misura di prudenza, quindi, è stata chiudere le chiese, che tuttavia non sono certamente i soli edifici non antisismici o storici o semplicemente vecchi e antichi in cui si riuniscono più persone. La paura è tornata nella zona di Montereale e nei dintorni. Uno degli epicentri più attivi nello scorso 2009 fu la frazione di Vèrrico. (Nella foto Col, il centro di Montereale)


14 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
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