“Urlo di dolore contro il carcere”


L’Aquila – (di Giulio Petrilli, PD) – Lo sciopero della fame e ora della sete di Ezio Stati, mi inducono ad alcune riflessioni.
Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, colpevole o innocente, il tempo e i giudizi lo diranno.
Lui dal carcere grida la sua innocenza e fa lo sciopero della fame per questo.
Ma io vedo questo gesto anche come un urlo di dolore contro il carcere, che è come un grande fiume in piena che può travolgere chiunque, ha una forza dirompente unica, ti entra subito nelle ossa, può soffocare sia la mente che il fisico.
Lì il tempo scorre in silenzio, la vita seguita senza essere più vita, i colori non esistono più, tutto si ferma, esiste solo un dolore profondo 24 ore su 24.
Ieri nelle carceri italiane c’è stato l’ennesimo suicidio, il quarantunesimo dall’inizio dell’anno, una vera tragedia alla quale nessuno pone rimedio, nessun provvedimento governativo in tal senso.
Le carceri scoppiano, il sovraffollamento ha raggiunto il tetto massimo dal dopoguerra ad oggi, quasi settantamila detenuti a fronte di una capienza di quarantatremila.
Anche in Abruzzo la situazione è pesante, ieri il segretario nazionale Uil penitenziari Eugenio Sarno ha dato i dati sul sovraffollamento delle carceri abruzzesi, da dove si evince un 40% in più rispetto alla capienza consentita: 2043 detenuti su una capienza di 1455.
In controtendenza il carcere de L’Aquila, forse unico in Italia ad avere meno detenuti rispetto alla capienza: 181 su 205, ma questo è semplicemente dovuto al fatto che essendo un carcere al 90% con detenuti in 41 bis sono tutti in celle singole, poi ci sono quattro aree riservate (più restrittivo del 41 bis), una delle quali è una vera e propria sezione con una trentina di celle dove vi sono solo due detenuti.
Dai dati di ieri il vero dato positivo è quello riguardante il carcere di Sulmona, dove si passa dai 390 detenuti di qualche mese fa agli attuali 275, questo è frutto della mobilitazione e delle iniziative tese a far chiudere o ridurre la casa lavoro ed evidenziare la forte complessità di quel carcere tristemente noto per i tanti suicidi.

L’Aquila 12.08.10 Giulio Petrilli
(responsabile prov. Pd dipartimento diritti e garanzie)


12 Agosto 2010

Categoria : Dai Lettori
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