Cratere, ai piccoli comuni le briciole: “Basta con le esigenze considerate a misura aquilana”
Pizzoli – Basta con le esigenze preponderanti e spesso diverse da quelle dei centri minori del cosiddetto cratere sismico. I piccoli centri vogliono essere trattati secondo le loro esigenze. I Comuni minori chiedono misure adeguate alle loro esigenze e risorse. Portavoce del malcontento delle comunita’ locali, Gianni Anastasio, assessore alla Ricostruzione del Comune di Pizzoli, che stamane, insieme a Michele Fina, segretario provinciale del PD, ha tenuto una conferenza stampa sull’argomento.
”Da un anno e mezzo stiamo subendo gli effetti di ordinanze calibrate sul Comune dell’Aquila ed adattate alle piccole Municipalita’ – ha lamentato Anastasio – Il Governo ed il Commissario Chiodi devono capire che le problematiche, sia pur simili, necessitano di essere affrontate in maniera diversa. Se all’Aquila giungono risorse, noi non ci accontentiamo piu’ solo delle briciole”. L’Assessore, esponente del PD, ha citato l’esempio del contributo di autonoma sistemazione. Il Comune dell’Aquila, con cinque mesilita’ arretrate, ha deciso qualche giorno fa di anticipare il pagamento di aprile prelevando dalle proprie casse 9 milioni di euro. Le amministrazioni minori hanno erogato Cas fino ad ottobre 2009. ”Ma noi – ha fatto notare Anastasio – non possiamo permetterci di anticipare alcunche’ non potendo contare su donazioni che invece affluiscono al Comune capoluogo”.
Finora per la ricostruzione, i Comuni del cratere hanno ricevuto 500 mila euro ciascuno; per le sole opere nelle seconde case e in quelle classificate A servirebbero circa 6 milioni per ogni amministrazione (o almeno per le piu’ colpite).
Anastasio e Fina hanno paventato il blocco dell’intera filiera edile: se non arriveranno soldi liquidi le piccole imprese, che hanno anticipato le spese, daranno forfait e tutta l’economia locale si blocchera’. Potranno sopravvivere solo le grandi aziende, per la gran parte di fuori, il cui volume di affari consente di recuperare fondi anche tra un anno o piu’. I due esponenti del PD hanno rifiutato di far passare il messaggio come una ”guerra fa poveri”. Hanno invece ribadito solo di voler seguire un percorso parallelo a quello dell’Aquila, ma piu’ agile (viste le dimensioni) e organizzativamente differente. In conferenza, Fina ed Anastasio hanno infine aupicato che i 714 milioni di euro annunciati da Chiodi da ”semplice proclamo” si trasformino in disponibilita’ di cassa; e che si possa riprendere e portare avanti il discorso della ”citta’ territorio”.
(Nella foto panorama di Pizzoli)
(Asca)
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