Frana Chiarino, un anno e mezzo di inerzie
L’Aquila – LA CHIUSURA DELLA STRADA E’ L’ULTIMA GOCCIA – Elia Serpetti, dell’amministrazione separata di Arischia, ha inviato a tutte le autorità (sindaco dell’Aquila, Regione, Provincia) un appello perchè sia affrontato il problema deolla frana a Chiarino sul Gran Sasso (con rischio per il rifornimento idrico aquilano) e, più di recente, della strada per la zona del Chiarino, essenziale per le popolazione montane della zona del Gran Sasso. Eccone il testo. “Nonostante le innumerevoli richieste verbali e scritte di supporto ed aiuto per la sistemazione per il piano viabile di cui in oggetto, ad oggi non solo il mancato assestamento, ma si è aggiunta una scelta che oseremo definire “vergognosa” e che abbiamo appreso dagli organi di stampa, quella della chiusura attuata attraverso un’ Ordinanza Sindacale provocando ulteriori disagi per la popolazione che sono divenuti praticamente insostenibili ed ancor più onerosi.
Ribadiamo che dopo un anno e mezzo di incontri, sopralluoghi e quant’altro, per comprendere meglio lo stato del piano viabile e gli interventi da attuare per evitare ulteriori danni economici-sociali alla popolazione ed ai commercianti (vds. allevatori, rifugio, ecc.), si decide, senza alcuna comunicazione, di chiudere la strada.
E’ doveroso sottolineare alla S.V. che forse è offuscata da un oblio sporadico, che la popolazione arischiese è proprietaria di buona parte della montagna alta del Chiarino pertanto, almeno per correttezza verso gli scriventi, sarebbe stato opportuno un incontro di programmazione e di condivisione tra le parti.
Invece, come al solito questo non è avvenuto; ci sovviene chiedere quali i criteri di tale decisione, chi è stato eventuale promotore e chi, se esiste, ha fatto sua una idea così “brillante”.
Ricordiamo infine che l’Amministrazione dei Beni Separati ha effettuato un tentativo nella sistemazione d’urgenza per gli aventi diritto, a proprie spese ovviamente, per cercare di contenere i disagi e di riavviare i processi economici legati all’allevamento e quanto di indotto. Non nascondiamo quindi il Ns. totale disappunto, chiediamo un incontro urgente al fine di cercare una soluzione proficua per la popolazione arischiese ed aggiungiamo che se necessario saremo pronti a rivolgerci alle Autorità giudiziarie competenti per una richiesta di risarcimento dei danni provocati.
(Nella foto Monte Corvo sul Gran Sasso, visto da Chiarino)
Non c'è ancora nessun commento.