Espropri, come sempre errori, evitiamoli


L’Aquila – Hanno ragione coloro che si vedono sottrarre preziosi terreni (quasi tutti ad uso agricolo) nei dintorni dell’Aquila, la Protezione civile (che comunque deve costruire case e subito), il Comune dell’Aquila che come sempre farfuglia e tenta di spiegare alla gente inferocita? Tutti e nessuno. Riportiamo, in coda a queto articolo, un intervento della presidente Stefania Pezzopane sull’argomento. Intanto, una cosa è acclarata senza possibilità di equivoci. Si sta procedendo a forza di approssimazioni ed errori, che risalgono direttamente all’amministrazione comunale. Non si scappa. Non dimentichiamo che il Comune dell’Aquila (senza colori politici, parliamo di situazioni che perdurano da decenni…) è quello che da mezzo secolo di porta dietro, senza saperne uscire, l’annosa diatriba con gli usi civici di Assergi… e che da mezzo secolo non fa fronte ai propri impegni con i residenti. L’incuria, l’incapacità di trovare soluzioni sono, forse ora dovremmo amaramente dire “erano”, incrostazioni dure e inamovibili, una seconda pelle per le generazioni di eletti che hanno disamministrato la città.
La gente delle frazioni e gli incaricati degli espropri (in pratica, le immissioni in possesso portano agli espropri, altrimenti a cosa servono?) si trovano di fronte ad un marasma. Persino enormi insediamenti non accatastati, inasattezze, case ed edifici che non risultano, errori, mancati aggiornamenti delle mappe. Emergono gravissime disfunzioni nell’aggiornamento dei documenti, e persino estese proprietà comunali che il Comune non sa di avere. Chi non ha aggiornato il catasto? Chi doveva farlo, e non lo ha fatto per anni e anni? Il Comune non aveva, forse, il dovere di documentarsi almeno sulle proprietà che gli fanno capo? Ora capita il terremoto, arriva un’emergenza tragica che “assoletta” la città, servono case urgentemente, ci sono i soldi (speriamo) per farle, si parte una volta tanto sollecitamente, e scoppiano proteste, sorgono ostacoli, emergono problemi. Il rischio minimo che si corre è duplice: infliggere pesanti ingiustizie ai privati, magari rovinando qualcuno, e trovarsi tra i piedi pericolosi ritardi. E le case servono, ogni giorno perso è un passo verso il disastro nel disastro.

PEZZOPANE: ESPROPRI, EVITIAMO ERRORI
Scive Stefania Pezzopane: “Come da Decreto Governativo le scelte per la localizzazioni sono state fatte dal Commissario del Governo d’intesa col Presidente della Regione, sentito il sindaco, ed escludendo inspiegabilmente, come è noto, la Provincia che ben conosce il territorio. Non ci chiamino ora a ratificare tali scelte. L’ho detto chiaramente stamattina nella Conferenza del Servizi convocata dal Commissario Bertolaso. Ho espresso chiaramente le mie perplessità sugli insediamenti abitativi permanenti. Su questi la Provincia si è limitata ad esprimere il parere di conformità al Piano Territoriale Provinciale, come atto d’ufficio, e si è riservata di entrare nel merito dei singoli interventi nelle 20 aree e dei singoli progetti, non appena saranno definiti i progetti. Ho chiesto comunque di rivedere le aree scelte e la procedura adottata.
La situazione delle tende è una vera emergenza sociale e va affrontata senza tergiversare e agendo in fretta ma, ove possibile, senza eliminare diritti di altri cittadini.
E’ pazzesco che siano iniziate le immissioni in possesso senza una minima informazione preventiva e credo che si possano prendere in considerazione anche altre aree non normate dal piano regolatore, risparmiando qualche ulteriore sofferenza a chi ha una terra e qualcosa.
Ritengo inoltre che nella dislocazione dei nuovi quartieri vadano presi in considerazione elementi importanti come la viabilità, che risulterebbe notevolmente modificata dai nuovi flussi. La Provincia conosce la rete stradale palmo a palmo e non tutte le arterie sono in grado di sostenere aumenti di traffico. Per questo ho proposto un tavolo tecnico con Provincia, Anas e gli atri. L’Ente nel suo complesso è pronto a far valere conoscenza e strumenti maturati nel tempo, al solo scopo di migliorare e accelerare la ricostruzione. Peccato che da qualcuno non sia ben visto questo ruolo attivo e propositivo. Una cosa però sia chiara: noi non copriremo nessuno”.


16 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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