Scuola, IdV chiede confronto su Abruzzo
L’Aquila – L’Italia dei Valori chiede al Governo regionale abruzzese l’apertura di un tavolo di confronto sulla problematiche della scuola pubblica, con il coinvolgimento di tutti gli interessati. ”Sono ben 355 i docenti abruzzesi che perderanno il posto a partire dal prossimo primo settembre” ricorda il consigliere regionale, Cesare D’Alessandro, che aggiunge: ”A pagare il prezzo piu’ alto della riforma saranno, ancora una volta, i precari della scuola, falcidiati a causa della riduzione del monte ore settimanali voluto dalla riforma Gelmini”.
”Le scuole abruzzesi – spiega ancora D’Alessandro – che scontano anche gli effetti del terremoto, versano in una situazione finanziaria drammatica: i dirigenti scolastici sono costretti ad offrire servizi ridotti (pulizia delle aule, acquisto di materiale didattico) ma anche a cimentarsi con circolari ministeriali che recano disposizioni spesso confuse e contrastanti”. E poi: ”La somma di 2 milioni e 300 mila euro destinata dal Governo, nel dopo terremoto, per l’istruzione pubblica in Abruzzo, e’ del tutto insufficiente; servono almeno 10 milioni di euro, se si vuole arginare l’impoverimento e la dequalificazione a cui va incontro la scuola”.
”L’Abruzzo – sollecita il Consigliere IdV – deve farsi sentire dal Governo, e per questo chiediamo l’apertura di una tavolo di lavoro dal quale possa emergere una posizione unitaria di tutte le istituzioni, associazioni e lavoratori che hanno a cuore gli interessi dell’istruzione pubblica”.
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