“Perchè Tornimparte non ha aderito?”
Tornimparte – Da Gianfranco Di Benedetto riceviamo: “Tornimparte Immota manet ? No… di più. Giovedì 5 agosto la Provincia dell’Aquila ha sottoscritto un protocollo d’intesa al quale hanno aderito molti sindaci del cratere
al fine di accelerare il processo di ricostruzione post terremoto. L’intento dell’ Amministrazione Provinciale è esclusivamente quello di supportare i Comuni e i loro uffici amministrativi, tecnici e legali, nell’ eseguire nel tempo più breve possibile tutte le pratiche e procedure legate alla ricostruzione con l’istituzione di un provveditorato. Una squadra che supporterà gli uffici comunali, per rendere il miglior servizio ai cittadini dei Comuni del cratere che hanno aderito a questo importantissimo protocollo d’ intesa. La Provincia garantirà supporto per tutte le attività inerenti alla ricostruzione senza alcun impegno di spesa da sostenere per i comuni aderenti.
Orbene, dalla lettura dei nomi dei comuni che hanno aderito spicca l’assenza, tra gli altri, del comune di Tornimparte.
Un’ assenza alla quale siamo ormai da tempo abituati nel vedere il nostro comune assente in ogni elenco che potesse prevedere Tornimparte tra i beneficiari di questa od altra iniziativa, di qualche contributo o sostegno devoluto da altri Enti o associazioni.
Nulla di tutto ciò: Tornimparte “Immotissima manet”. Le sciagure e le disgrazie, così come capitato a noi cittadini del territorio aquilano, possono rappresentare un importante opportunità di ripresa socio – economica e culturale . Per Tornimparte non è così. Evidentemente ciò che viene offerto gratuitamente non può essere preso in considerazione, il che sembra molto strano per una amministrazione che spende migliaia di euro per icontenziosi generatisi nel corso degli anni per strategie politiche poco oculate.
Quella di non aderire al protocollo d’intesa con la Provincia è chiaramente una scelta politica (o una chiara dimostrazione di
presunzione) e come tale va rispettata, peccato però che poi a pagarne le conseguenze siamo sempre noi cittadini.
A meno che, e non vorrei pensare male, questa strategia politica possa servire a giustificare eventuali manovre clientelari che
potrebbero verificarsi in vista delle prossime elezioni amministrative?”.
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