Bando sistemazione idraulica fiume Feltrino
Chieti – È stato pubblicato, dopo l’acquisizione dei pareri ambientali e di carattere idraulico, il bando di gara relativo al secondo lotto dei lavori di sistemazione idraulica del fiume Feltrino.
L’intervento, dell’importo complessivo di 1.032.913,00 euro, finanziato dalla Regione Abruzzo, prevede opere di ripristino e risagomatura delle sezioni di deflusso concepite nel rispetto delle esigenze tecniche, economiche ed ambientali.
«I drammatici episodi – ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile e Difesa del Suolo, Donatello Di Prinzio – che hanno sconvolto alcune località del nostro paese, causando perdita di vite umane e danni irreparabili, hanno riproposto il vecchio tema del dissesto idrogeologico della penisola italiana. Le cause sono sempre le medesime: la indiscriminata opera dell’uomo che ha cercato sempre di “conquistare” terreno imbrigliando senza alcun limite e giudizio corsi d’acqua e costa.
La provincia di Chieti, perseguendo la politica di previsione e prevenzione inaugurata dal mio assessorato, ha avviato varie attività per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua di competenza provinciale. Il Servizio Protezione Civile e Difesa del Suolo, coordinato dal dirigente, ing. Nicola Pasquini e dal Responsabile del Servizio, ing. Giovanni Masciarelli, sta eseguendo interventi urgenti nelle aste fluviali secondarie al fine sia di contenere le erosioni delle sponde, sia di evitare il trasporto di materiale vegetale a valle. In particolar modo, i lavori interessati dal bando saranno realizzati nel territorio del comune di San Vito Chietino nel tratto compreso tra contrada Di Donato e la foce del fiume Feltrino, per una lunghezza di circa 4 km.».
«Sono previsti – precisa l’ing. Masciarelli – interventi di ingegneria naturalistica, in considerazione del fatto che le più recenti impostazioni progettuali nel campo delle opere idrauliche hanno portato ad un ribaltamento dell’atteggiamento nei confronti dei corsi d’acqua, non più visti solo come attività dalle quali l’uomo si deve proteggere, ma come patrimonio da valorizzare. Pertanto, la progettazione delle sistemazioni idrauliche deve essere affrontata con una visione sistemica che parte dalla costatazione che un fiume non è un canale ove far transitare l’acqua più rapidamente possibile, bensì un ecosistema complesso nel quale le varie componenti viventi e non viventi entrano in tipiche relazioni ed ove la semplice recisione di legname può mettere in crisi l’intero sistema».
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