Agosto pigro-ozioso, se ne riparla a settembre
L’Aquila – IL PDL NON SOSTITUISCE LA STATI – Ad agosto non si muove nulla, figuriamoci la politica i cui tempi non sono mai rapidi. E quindi non si muoverà neppure il PdL per la giunta regionale, ormai orba dell’ex assessora Daniela Stati, sotto inchiesta per vicende tutte da chiarire. E quindi questa mattina l’atteso vertice di partito, presenti il leader abruzzese Piccone, il co-leader Di Stefano, il presidente Chiodi, ha deciso di non decidere nulla. Deleghe della Stati a Chiodi, e un agosto da trascorrere riflettendo, ma non occupandosi di politica sul campo: Poi si vedrà se la Stati sarà sostituita da questo o da quello, se sono azzeccati i nomi circolati (Ricciuti, Giuliante e oggi anche la Mannetti in nome della rappresentanza rosa in esecutivo) , se ne spunteranno invece di nuovi a sorpresa. Anche Roma, ammesso che ne abbia voglia e tempo, dovrà dire la sua: l’Abruzzo è terra che poloiticamente scotta e ha un valore aggiunto, di questi tempi. Questi i fatti, a prescindere dal formalismo che spunta dai comunicati emessi. Nel corso della riunione si e’ esaminata la situazione politica – amministrativa anche alla luce degli ultimi eventi. Nell’esprimere a Daniela Stati solidarieta’ e vicinanza umana auspicando che quanto prima possa dimostrare la sua estraneita’ ai fatti, si ribadisce, ancora una volta – e’ scritto in una nota – fiducia nella attivita’ della magistratura. Il Presidente ha informato il coordinamento di aver ricevuto le dimissioni di Daniela Stati da assessore regionale e di averle accettate. Si e’ deciso altresi’ di impegnare il periodo estivo per definire i coordinamenti cittadini del partito e di indire, nel corso del mese di settembre, una conferenza organizzativa dei quadri dirigenti e, successivamente, in autunno, una conferenza Regionale Programmatica per rafforzare l’organizzazione del Pdl sul territorio e sostenere l’azione del Governo regionale.
Come si vede, se ne riparla in settembre inoltrato e anche più avanti, in autunno. Anche in trepida attesa di quello cyhe succederà a Roma, di possibili elezioni, di imprevedibili sviluppi dei “finisti” che un peso vorranno averlo anche in Abruzzo.
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