Imbrogli via internet, due denunciati
L’Aquila – GLI “ABBOCCONI” NON FINISCONO MAI… – Phishing, un sistema semplice per far abboccare gente che non vuole convincersi a diffidare. Funziona sempre e solo in pochi casi si riesce a venirne a capo, per la reticenza di chi “ci casca” e si vergogna di confessarlo. E anche su questo contano i truffatori. Accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica, questi i reati che hanno portato alla denuncia di due persone a L’Aquila. I truffatori utilizzavano il ‘phishing’ per ottenere i dati dei conti correnti di ignari cittadini per poi sottrargli danaro che veniva trasferito su anonime carte di credito. La polizia postale ha individuato e denunciato due persone, per episodi diversi. I danneggiati, almeno, hanno avuto il coraggio di denunciare le loro disavventure. Come funziona? I truffatori inviano delle e-mail trappola, provenienti da falsi siti di istituti bancari o postali che chiedono di fornire i dati personali, rinviando l’ignaro utente su un “link” truffaldino.
A questo punto chiunque dovrebbe pensare: i miei dati non li fornisco a sconosciuti, e difficilmente una banca li chiede per e.mail: basterebbe comunque una telefonata per sincerarsi e scoprire la truffa. Ma in tanti abboccanocome tinche e mandano i dati, forse sperando di trarne qualche vantaggio. Una volta ottenute i dati e le chiavi di accesso ai conti bancari, i due denunciati hanno sottratto, agli ignari cittadini, delle somme di danaro che venivano trasferite sulle loro carte di credito tipo poste-pay.
Un insegnamento semplice semplice? Non credete alle e.mail, specie che portano intestazioni di banche (imitate o rubate) e chiedono dati personali. Una vera banca non lo farebbe mai e comunque i vostri dati teneteli rigorosamente segreti.
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