Nuove regole su case “principali” e uno sportello unico per gli edifici “E”


L’Aquila – IMPORTANTI NOVITA’ DAL COMUNE – Anche la casa comprata prima del sisma del 6 aprile dello scorso anno sarà considerata, a determinate condizioni, come abitazione principale, anche se nella stessa non si viveva materialmente. Questa novità è contenuta in una direttiva del vice commissario vicario per la ricostruzione, Massimo Cialente, e riveste una notevole importanza ai fini dell’assegnazione degli alloggi del progetto Case, dei Map o del fondo immobiliare. Nella direttiva, infatti, è previsto che possano essere assegnatari di tali alloggi anche coloro che avevano acquistato un immobile da destinare ad abitazione principale prima del terremoto, purché avesse avviato i lavori di ristrutturazione dello stesso e le opere di sistemazione – per adeguarlo ad abitazione principale – fossero ancora in corso al 6 aprile di un anno fa. La casa in questione, dopo il sisma, deve essere stata classificata con esito di agibilità E, F oppure deve trovarsi in zona rossa. Inoltre, il nucleo familiare dell’interessato doveva essere sistemato, fino al giorno del terremoto, in un’altra abitazione non di proprietà, in attesa di entrare nella casa acquistata, in corso di ristrutturazione e da destinare ad abitazione principale. Per effetto di tale direttiva, tutti coloro che, rientrando in questi criteri, hanno avuto un esito negativo al colloquio per la verifica dei requisiti per l’assegnazione degli alloggi, possono chiedere il riesame della loro pratica. Chi non aveva mai fatto domanda, può riempire il modello del censimento, formulando istanza per ottenere la casa nel progetto Case, nei Map o nel fondo immobiliare. In entrambi i casi, bisognerà recarsi al servizio di Assistenza alla Popolazione della Sge, nella scuola della Guardia di Finanza. Il testo completo della direttiva è consultabile sui siti internet www.commissarioperlaricostruzione.it e www.comune.laquila.it.

SPORTELLO PER CASE E – L’istituzione dello sportello unico per la semplificazione delle procedure per la ricostruzione delle case classificate E è stata al centro di un incontro che si è svolto oggi su iniziativa dell’assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano. Alla riunione, nel corso della quale c’è stata una prima definizione delle modalità e degli strumenti che porteranno alla conclusione di questa operazione, erano presenti, oltre al Comune, la Provincia dell’Aquila, la struttura tecnica di missione, la soprintendenza archeologica, il Cnr, la società Fintecna e i consorzi Reluiss e Cineas. Dei soggetti istituzionali che aderiranno a questa iniziativa fa parte anche la soprintendenza ai Bap, oggi assente giustificata per un disguido.
“Da tempo siamo convinti che bisogna trovare il modo di snellire le procedure di acquisizione ed autorizzazione delle pratiche per la ricostruzione – ha dichiarato l’assessore Di Stefano – perché già con la ricostruzione leggera si sono evidenziati problemi che potrebbero tradursi in un vero e proprio calvario per le procedure riguardanti gli immobili classificati E e, in quanto ricadenti nei centri storici, gravati da vincoli storico-culturali”.
“Già l’avviso pubblico firmato dal Sindaco per le prime 6 aree di intervento del centro dell’Aquila – ha proseguito Di Stefano – conteneva la volontà e l’indicazione di arrivare all’istituzione dello sportello unico, che si sono oltremodo rafforzate con l’impegno assunto dal Comune davanti ai cittadini in occasione della riunione pubblica tenutasi a metà luglio”. Durante l’incontro è emersa la volontà dei presenti di lavorare fermamente sulla procedura unitaria che dia certezza agli utenti “e che accorci l’iter per il rilascio delle autorizzazioni – ha detto ancora l’assessore comunale alla Ricostruzione – allestendo un unico punto di consegna delle domande e dei documenti necessari e individuando un solo edificio che possa ospitare tutti gli enti e le strutture coinvolte”.
Di Stefano ha dunque sottolineato che saranno esaminate sia le possibilità di proposte di deroghe alle procedure, le quali dovranno essere contenute in un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che i criteri che costituiranno i cardini del protocollo d’intesa tra i soggetti istituzionali coinvolti, che sarà sottoscritto prevedibilmente entro il mese di agosto. Tale documento sarà studiato e predisposto nei prossimi giorni e conterrà le procedure che successivamente saranno confrontate con gli ordini Professionali, allo scopo di ottenere la massima condivisione sull’iniziativa. Le ipotesi operative saranno valutate dalle amministrazioni e dalle società interessate in un incontro che si terrà nella seconda metà di agosto.
“E’ stata una riunione positiva e animata da uno spirito di forte collaborazione e unità – ha concluso l’assessore Di Stefano – tanto è vero che abbiamo già raggiunto delle intese ben precise, tra cui quelle che porteranno a considerare i progetti della ricostruzione come pratiche di assoluta priorità. Gli stessi avranno una prevalenza procedurale rispetto all’ordinarietà. Le pratiche che presenteranno una qualche complessità saranno inoltre esaminate da una sorta di conferenze di servizio”.


04 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
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