Provincia: dibattito su sanitÃ
Pescara – Quale il futuro degli ospedali della provincia di Pescara dopo le scelte effettuate nel piano operativo di riordino sanitario? A questa domanda intendevano dare una risposta i consiglieri provinciali di minoranza in seguito al Consiglio urgente da loro proposto sulle “problematiche della sanita’ pescarese” alla luce del nuovo piano operativo sanitario d’Abruzzo. E la risposta l’hanno avuta direttamente dal sub-commissario alla sanita’ Giovanna Baraldi, che ha partecipato ai lavori con una relazione iniziale e una finale, dal direttore generale della ASL, Claudio D’Amario e da Nicoletta Veri’, presidente della Commissione Sanita’ in Consiglio regionale, intervenuti nel corso dell’assemblea. Presenti (e intervenuti) anche i sindaci dei centri nei quali esistono gli ospedale piu’ grandi, Penne e Popoli (rispettivamente Di Marcoberardino e Castricone) e dei centri nei quali operano distretti sanitari attivi sul territorio, come quello di Scafa (Marangoni). In apertura dei lavori, Antonio Castricone, del Pd, ha esposto i motivi alla base della richiesta di incontro con i vertici della sanita’ pescarese, motivi sottoscritti, in un ordine del giorno, da tutti i consiglieri del Pd e dell’Italia dei Valori. In sostanza Castricone ha messo in luce come “il nuovo piano operativo di riordino della sanita’ prevede una riduzione di 231 posti letto nella rete ospedaliera pubblica della provincia di Pescara, riduzione di posti letto che, in percentuale, e’ la piu’ alta tra le province, dove la una media regionale e’ del 18%.” Inoltre, secondo i consiglieri di minoranza, “negli ospedali di Penne e Popoli che hanno subito una forte riduzione di posti letto, non sono previste strutture come la rianimazione o la terapia intensiva, e il Pronto Soccorso h 24, indispensabili per una reale operativita’ degli ospedali, al contrario di quanto avviene nei quattro presidi della provincia di Teramo”. Per questo chiedevano al Consiglio di votare un ordine del giorno in cui il Presidente si impegnava a mettere in campo tutti gli strumenti utili a rivedere le scelte contenute nel Piano operativo per salvaguardare gli ospedali della provincia di Pescara, e per mantenere a Penne e Popoli i reparti di rianimazione e pronto soccorso. Ordine del giorno che, al termine del dibattito, e’ stato respinto con 11 voti contrari. Ma prima del voto si sono susseguiti diversi interventi, andati avanti ininterrottamente dalle 10,30 fino alle 16.
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