Caso Stati: reazioni RC, IdV e a Lanciano
L’Aquila – Variegate reazioni politiche al caso Stati da parte di Rifondazione comunista, che pone dubbi sulla situazione relativa al commissariamento di Chiodi, e dell’IdV. “L´ennesima inchiesta sulla ricostruzione post sisma avvalora quanto da tempo viene detto in merito alle zone d´ombra dei poteri commissariali. Sempre di piu’ la richiesta di trasparenza e di partecipazione avanzata dai comitati cittadini si configura come l´unico antidoto al malaffare”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, Marco Fars, segretario regionale PRC-SE e Maurizio Acerbo consigliere regionale PRC-SE. “Il quadro che emerge, secondo la procura – rilevano gli esponenti politici – appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei ‘doni’ e delle utilita’ che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale (Daniela Stati) e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009″.
IDV – I consiglieri regionali dell’Italia dei Valori esprimono, in una nota, “profonda preoccupazione per il riemergere della questione morale in Abruzzo”. “Questa volta – dichiarano – la Procura Antimafia dell’Aquila ha assunto un provvedimento di arresto nei confronti di Ezio Stati e di Marco Buzzelli, rispettivamente padre e compagno di vita dell’Assessore regionale Daniela Stati e lambisce la maggioranza di Governo alla Regione. I fatti contestati parlano di presunte tangenti per la ricostruzione dell’Aquila e fanno trasparire un quadro allarmante in cui i risvolti sono ancora tutti da chiarire. Le dimissioni di Daniela Stati da Assessore regionale confermano la gravita’ del quadro delle accuse e per tanto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha il dovere politico e morale di riferire sull’accaduto domani stesso in Consiglio Regionale”.
LANCIANO – “Siamo sconcertati dall’inchiesta della direzione distrettuale antimafia, perche’ non esiste alcun progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore nel nostro territorio”. A parlare e’ il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, intervenendo sulla vicenda che questa mattina ha portato a quattro arresti eccellenti. “Di termovalorizzatore – spiega Paolini – si era parlato qualche anno fa, ai tempi della giunta regionale guidata da Ottaviano Del Turco, ma si era trattato di una semplice ipotesi, a cui non e’ seguito alcun atto formale per avviare qualunque tipo di iter progettuale. Non riusciamo proprio a capire a cosa si riferisca questa indagine”. L’idea di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti a Lanciano viene smentita anche dal Consorzio Comprensoriale Smaltimento Rifiuti di Lanciano, a cui aderiscono 53 Comuni della provincia di Chieti e che e’ il proprietario della discarica consortile di Cerratina.
(Nella foto Ezio Stati, uno degli arrestati eccellenti di oggi per corruzione)
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