Assemblea cittadina, tre punti


L’Aquila – Riceviamo: “Tre i punti fondamentali su cui si è focalizzata l’assemblea cittadina di domenica 1 agosto: 1) la valutazione dello straordinario risultato della notte bianca – 20 mila persone che hanno animato il centro storico, come non si vedeva da ormai due anni , che hanno condiviso un grande momento di riaggregazione sociale e di riappropriazione degli spazi cittadini, animati, illuminati e rivitalizzati dal calore di tante presenze, il tutto senza nessun problema o incidente ; 2) l’incontro con alcuni dei partecipanti all’iniziativa dell’Aquila Day, con un animato e stimolante dibattito; 3) le iniziative e le azioni tra intraprendere o portare avanti, anche alla luce delle recenti prese di posizione del governo.
Iniziative:
1. l’assemblea continuerà il lavoro sul disegno di legge organica per la ricostruzione post-terremoto, legge di iniziativa popolare. Sono stati finora individuati i principi fondamentali che dovranno ispirarne la stesura; su questi principi c’è già stato un primo confronto, oltre che naturalmente nella stessa assemblea, con tutte le forze politiche e istituzionali che finora hanno mostrato attenzione per il nostro lavoro e disponibilità a sostenere la legge, sia per la raccolta delle firme, sia per il sostegno del suo iter parlamentare. A breve, saranno dedicati all’importante progetto ulteriore momenti di elaborazione e condivisone: un nuovo confronto in assemblea e la riunione di un tavolo tecnico, per fare il punto sul lavoro svolto finora e per la definizione di quello successivo. L’idea di massima è quella di arrivare per il mese di settembre alla stesura definitiva e dare così l’avvio alla raccolta delle firme.
2. Sulla decisione della nuova Giunta provinciale che ha deciso di stanziare 15 milioni di euro per la costruzione di una nuova sede fuori dal centro storico, l’assemblea si dichiara assolutamente contraria a questa iniziativa. Riteniamo che i 15 milioni debbano essere spesi per la ristrutturazione della vecchia sede della Provincia, situata nel centro storico della città. Crediamo che questo sia solo un esempio del modo in cui alcuni concepiscono la ricostruzione: abbandono del patrimonio edilizio esistente e avvio di costruzioni ex novo. Per questo motivo,
3.l’assemblea chiederà formalmente l’impegno al sindaco Cialente di non dare più concessioni edilizie tra il centro storico e l’anello del piano C.A.S.E. Su tutto il territorio compreso in questo ampio spazio è fortissimo il timore che si stia addensando la minaccia di una nuova enorme speculazione edilizia, col rischio che in essa vengano drenate – anche a vantaggio di vecchie e nuove consorterie affaristiche – le risorse destinate alla ricostruzione vera della città, con ulteriore consumo di territorio, in una zona che è molto concretamente a rischio di spopolamento per la perdurante situazione di depressione economica.
Riteniamo che non sia più accettabile la confusione tra nuove costruzioni e ricostruzione: i fondi che saranno destinati all’Aquila devono essere usati per la ricostruzione vera, dunque il restauro e il ripristino del patrimonio urbano cittadino, una Ricostruzione che purtroppo non è mai partita”.


02 Agosto 2010

Categoria : Dai Lettori
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