Castiglione illustra legge Confidi


Pescara – Da più parti contestata, ma esaltata dall’assessore Castiglione la legge Confidi, che riforma completamente un settore in profonda confusione fino ad oggi. Un minimo di 250 imprese socie, un patrimonio netto di 5 milioni di euro, un fondo antiusura pari a 250 mila euro al 31 dicembre prossimo ed un volume di operazioni di 10 milioni di euro. Sono i parametri stabiliti dalla legge di riforma sui Confidi che, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa. “Saranno Confidi intersettoriali – ha affermato Castiglione – e quindi interesseranno, tra le altre categorie, artigiani, commercianti, liberi professionisti, operatori marittimi ed agricoltori – ed avranno respiro regionale. Questa legge – ha proseguito – entrera’ in vigore il primo gennaio 2013 mentre per l’anno in corso continueranno a trovare applicazione le norme attualmente vigenti. Quei Confidi che raggiungeranno i limiti previsti dalla legge entro il prossimo 1 gennaio beneficeranno di tutte le previsioni normative mentre quelli che non avranno raggiunto i limiti previsti dalla legge usufruiranno solo dei contributi in conto interessi. Invece, le agevolazioni della legge entreranno a regime dal 1 gennaio 2013″. All’incontro con i giornalisti era presente anche il presidente della IV Commissione del Consiglio regionale, Nicola Argiro’, che l’assessore Castiglione ha ringraziato per il suo impegno durante tutto l’iter di approvazione della legge e per il ruolo fondamentale giocato dall’assemblea legislativa regionale. Dagli attuali 78 Confidi, per effetto della riforma si prevede che ne rimarranno non piu’ di dieci-dodici. “Tuttavia, non e’ affatto una legge per due o tre Confidi al massimo come qualcuno tenta di insinuare – ha osservato Castiglione – ma si tratta di un provvedimento che intende dare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese e quindi al mondo che produce. Del resto, questa riforma non nasce soltanto da una semplice esigenza – ha sottolineato – ma da una vera e propria emergenza creditizia e finanziaria di cui e’ vittima il nostro sistema produttivo”. Non a caso, con questa riforma dei Confidi si compie un primo passo verso la riforma del sistema creditizio e finanziario regionale che dovra’ necessariamente passare attraverso un aumento del capitale sociale della Fira che consentira’, a sua volta, alla Finanziaria regionale di poter fare le contro-garanzie o le co-garanzie ai Confidi stessi. Intanto, entro fine anno uscira’ il Bando comunitario POR-FESR sullo start-up delle nuove imprese innovative che prevede 7 milioni 900 mila euro sulla misura 1.2.2. Sempre entro la fine di quest’anno e’ prevista la pubblicazione del bando comunitario POR FESR sulle azioni per migliorare le capacita’ di accesso al credito da parte delle piccole medie imprese per circa 22 milioni di euro. Infine, sempre al fine di migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie aziende abruzzesi (misura 1.2..2.a) sara’ possibile utilizzare, non appena saranno disponibili, 42 milioni di euro di fondi FAS.


02 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
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