Senato, sì a Confcommercio su “zona franca”- Pezzopane: “Defiscalizzare per 10 anni”
L’Aquila – “Avevamo avanzato per primi, con il vice presidente nazionale Renato Borghi, la proposta di istituire una zona franca per la Provincia dell’Aquila, come unica possibilità per rilanciare in maniera rapida, l’economia e l’occupazione dei 49 Comuni colpiti dal sisma, del 6 aprile scorso”: lo ricordano il presidente Donatelli e il direttore della Confcommercio, Cioni. Ora in Senato si sta apprendo la strada per approvare il provvedimento.
“Dalla Comunità Europea e dal governo ci aspettiamo il riconoscimento di un regime di defiscalizzazione che, per 10 anni, assicuri al nostro territorio la ripresa delle attività produttive. Non importa se si chiamerà Zona Franca Urbana o se avrà un altro nome. Ciò che conta è la sostanza”. Questo quanto dichiarato dalla presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, al margine dell’incontro avuto stamani a L’Aquila, con il commissario europeo Hubner. “L’altra nostra richiesta è il riconoscimento per le zone terremotate di aiuti e sgravi, già concessi per altri territori depressi. Anche in questo caso non importa se ciò prenderà il nome di Obiettivo 1 o meno. Conta, come sempre, la sostanza e il raggiungimento dell’obiettivo, che si può conseguire solo con il coinvolgimento delle comunità locali. Sono convinta che la sensibilità e la concretezza del commissario Hubner ci saranno di effettivo aiuto anche per il riconoscimento di strumenti di sostegno al reddito, di cui ora più che mai avvertiamo la necessità”.
“Quello che ci fa piacere è che il Governo, le forze sindacali, le associazioni di categoria e le istituzioni locali – annotano Cioni e Donatelli – abbiano preso atto della validità della nostra proposta, che ha ottenuto il via libera dalla commissione Ambiente del Senato, e su cui ci confronteremo questa mattina anche con il commissario Ue Danita Hubner, in modo da definire al più presto i dettagli dell’istituenda zona franca per la Provincia dell’Aquila, in relazione ai vantaggi per le attività economiche e produttive del territorio.
La zona potrà attrarre nuovi insediamenti, di cui tre, sono già stati segnalati ed annunciati, si tratta dell’Acmei Sud spa, specializzata nella distribuzione all’ingrosso di materiali elettrici e di due aziende leader nei settori della telefonia e del noleggio di mezzi pesanti su terra.
Il tracollo del Nucleo industriale, con la dismissione della maggior parte dei capannoni, sarà il patrimonio prezioso a disposizione dei futuri insediamenti. Un’attenzione particolare dovrà essere riservata alle attività commerciali e produttive, operanti nel territorio prima del sisma del 6 aprile scorso, e che dovranno essere privilegiate nell’ottenere vantaggi contributivi e sgravi che l’istituzione di una zona franca necessariamente comporterà. Saremo comunque vigili sentinelle sugli investimenti futuri, perché non ci siano manovre speculative in Abruzzo e in modo da isolare qualunque tentativo di infiltrazione, della malavita organizzata nella Provincia dell’Aquila. Al nuovo corso che assumerà l’economia del territorio, e su cui dovremo lavorare uniti, ben si lega il Manifesto della speranza composto con il simbolo donato da Piero Gratton, che dopo aver avuto numerose adesioni di aziende storiche aquilane, specializzate in prodotti tipici, si arricchirà anche con testimonianze di rilievo nazionale ed internazionale che stiamo raccogliendo in questi giorni”.
Non c'è ancora nessun commento.