Mare-monti: 14 indagati, politici, tecnici, imprenditori, ex presidente D’Alfonso


Pescara – Il pubblico Gennaro Varone, ha concluso le indagini preliminari sulla realizzazione della strada statale 81 Piceno-Aprutino, la cosiddetta “mare-monti”, nell’area vestina. Gli indagati sono saliti da 12 a 14, tra cui l’ex presidente della Provincia di Pescara, Luciano D’Alfonso, gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto, rispettivamente proprietario e amministratori della Toto Costruzioni spa, il progettista Carlo Strassil, gia’ arrestato nell’ambito della stessa inchiesta il 19 aprile scorso, e il commissario straordinario di questo intervento, Valentina Olivieri. Indagati anche il responsabile unico del procedimento Fabio De Santis, Michele Minenna, dirigente dell’Anas, Paolo Lalli, direttore dei lavori, Roberto Lucietti,responsabile del procedimento, l’ingegnere Raniero Fabrizi, e poi Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di valutare l’incidenza ambientale della variante, Paolo Cuccioletta, della societa’ a responsabilita’ limitata Archingroup, e Cesare Ramadori, del consiglio di amministrazione della Toto. Sono accusati, a vario titolo, di truffa aggravata in concorso, falso ideologico, corruzione, concussione, violazione delle leggi ambientali. A condurre le indagini e’ stato il Corpo forestale dello Stato, coordinato da Guido Conti. Le indagini hanno preso il via nel 2008 con il sequestro di un tratto della mare-monti, realizzato senza le necessarie autorizzazioni nei confini della riserva naturale del lago di Penne.
(Nella foto il PM di Pescara, Gennaro Varone)


29 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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