Confidi, anche un mare di dissensi


Avezzano – Dichiarazioni entusiaste ieri, e prese di posizione favorevoli, nei confronti del provvedimento di legge sui Confidi approvato dalla Regione, ma c’è anche chi è decisamente contrario ed esprime oggi il suo generale dissenso. Non sono quindi rose e fiori, ma l’argomento va ancora approfondito. I CONFIDI: CONFARTIGIANATO AVEZZANO – CONFCOMMERCIO L’AQUILA – ASCOMFIDI IMPRESE L’AQUILA – COOPERFIDI ABRUZZO – COOP. ARTIGIANA GARANZIA AVEZZANO – CONFIDI ABRUZZO – CONFIDI L’AQUILA – FINCREDIT – FINASCOM L’AQUILA – EDILCONFIDI L’AQUILA – CLAAI ABRUZZO – COOP. ARTIGIANA GARANZIA LA SICURANZA CHIETI – ASCOMFIDI SULMONA – ASCOMFIDI PESCARA – COFIDI CHIETI – CASARTIGIANI ABRUZZO – COOP. ARTIGIANA GARANZIA LANCIANO – COOP. ARTIGIANA GARANZIA VALLE TAVO E FINO MONTESILVANO – CONFIDI CREDITO E SVILUPPO CHIETI – COOP. ARTIGIANA GARANZIA LAVORO E PROGRESSO ATESSA – ASCOMFIDI VASTESE – FINAPI CHIETI – FINAPI PESCARA – CONFIDI CENTRO ITALIA ed altri in corso di adesione all’iniziativa “esprimono la massima contrarietà al testo di legge approvato ieri dal Consiglio Regionale sulla riforma dei confidi abruzzesi in quanto, con tale testo, vengono favoriti esclusivamente 3 o 4 organismi di garanzia discriminandone alcune decine posto che, tra l’altro, il numero di 78 realtà, più volte affermato dal Governo regionale, non è assolutamente esatto e va ricondotto a circa 50 confidi.
Ciò premesso la suddetta discriminazione è da attribuirsi anche alla erogazione di contributi a fondo rischi negati a quei piccoli ma virtuosi confidi che invece dovrebbero essere incentivati alle fusioni ed al raggiungimento dei limiti di patrimonio che la legge stessa ha “imposto”. Peraltro è stato altresì eliminato dal testo approvato in IV Commissione Consiliare l’incentivo di euro 20.000 previsto per il ristoro delle spese inerenti le fusioni. Gli organismi di cui sopra, che rappresentano una base associativa di circa 30.000 imprese, hanno deciso concordemente di impugnare la legge a tutti i livelli consentiti e di sensibilizzare la loro base associativa evidenziando come la politica, nel suo complesso, sia lontana dalla realtà economica esaltando sempre di più il metodo clientelare”.


28 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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