Primo paziente trapianto volto

(di Carlo Di Stanislao e Iacopo Valente) – Il primo uomo al mondo a ricevere un trapianto integrale del volto e’ stato dimesso oggi dall’ ospedale Vall d’Hebron di Barcellon, a dove era stato operato lo scorso 20 marzo, da un’equipe composta da una trentina di medici. Durante una conferenza stampa trasmessa da Tve24, il capo del servizio di chirurgia plastica dell’ospedale Joan Pere Barret, ha detto che il paziente – di cui e’ stato diffuso solo il nome, Oscar, ha superato due rigetti acuti nei quattro mesi trascorsi dopo l’intervento, ha recuperato parte della mobilita’ dei muscoli facciali e si spera che entro un anno e mezzo possa riacquistare tra l’80 e il 90% delle funzioni facciali. n questi mesi, il ragazzo, di cui oggi conosciamo il nome Oscar, ha dovuto superare il difficile decorso post-operatorio, vista l’entità del trapianto, superando anche due fasi di rigetto e cominciando la lunga fase di recupero . Durante l’operazione, durata 22 ore, e che ha implicato il trapianto del naso, degli zigomi, della mandibola, della mascella, di tutti i denti, delle labbra, del palato, dei muscoli facciali, della pelle e di tutti i capillari del volto, gli specialisti hanno potuto ricostruire una replica del volto del giovane usando i tessuti di un donatore. I Oscar è stato dimesso dall’Ospedale ed è apparso nel corso di una conferenza stampa (vedi: http://gossip.fanpage.it/oscar-e-il-primo-trapianto-di-volto-al-mondo-foto-e-video/) indetta per l’occasione. Il direttore della’equipe che l’ha operato, nel corso della stessa, ha dichiarato, che il paziente muove una parte dei muscoli facciali, anche se occorrerà ancora un anno e mezzo per recuperare tra l’80 e 90% delle funzioni. Oscar non è in grado ancora di parlare, poiché non ha ancora il movimento delle labbra, però ha ripreso a respirare attraverso naso e bocca e per mezzo della sorella che l’accompagnava ha fatto sapere che per lui “è iniziata una nuova vita”. Sempre in Spagna, il 4 maggio, era stato dimesso Raphael, il primo ragazzo, affetto da neurofibromatosi, con trapianto quasi completo del viso, operato con successo da Tomas Gomez Cia, direttore dell’Unità di Chirurgia Plastica di Madrid. Trapianti semitotali nel mondo ne sono stati effettuati ad oggi una dozzina, il primo in Francia, nel 2005 su Isabelle Dinoire, col volto maciullato dal morso di un Labrador. Altre operazioni sono state eseguite in US ed in Cina. La Spagna vanta il primato mondiale nella donazione di organi da quando ha messo a punto, nel 1989, un network di coordinamento di trapianti tra tutti gli ospedali del Paese monitorando, costantemente, tutti i pronto soccorso per cercare i identificare i possibili donatori.Appena vengono a conoscenza di un decesso, il personale cerca di contattare i parenti della vittima per mostrare loro l’opportunità di donare gli organi per cercare di salvare altri vite. Solo circa il 15% delle famiglie spagnole alle quali è stata proposta la possibilità di donare gli organi, hanno rifiutato: è un notevole balzo in avanti rispetto al 40 percento di rifiuti registrato negli anni ’80 prima della riforma del sistema sanitario. Non tutte le persone sfigurate attualmente vengono sottoposte a trapianti di questo tipo, occorre che ci sia anche un’invalidità pratica: non poter mangiare o respirare adeguatamente ad esempio. Il ricevente poi deve essere in perfetta salute per poter subire molte ore di intervento, nonchè la terapia anti-rigetto, che sappiamo essere molto pesante e alla lunga pericolosa. Anche l‘aspetto psicologico deve essere valutato a priori. Per un certo periodo, l’espressione del viso rimarrà pressoché immobile: solo col tempo i muscoli torneranno a coordinarsi con i nervi e a muoversi. Gli organi donati, sono quelli di una persona deceduta, e non sempre ci si riconosce allo specchio.