Esperti ricostruzione, interesse e attenzione – Chiodi assicura: “Disponibili 2,7miliardi di €”
L’Aquila – PAROLE E SOLDI, MA QUANDO SI COMINCIA? – Il bollettino delle notizie di oggi sul terremoto è stracarico di ottimismo e buone intenzioni. Parole e soldi (Chiodi parla di 2,7 miliardi di euro disponibili). Cominciano con le parole degli esperti, che hanno suscitato interesse e attenzione in chi ha potuto ascoltarle.
ESPERTI – Gli interventi degli esperti nel corso dell’incontro “L’Aquila 2020, e poi?“ sono stati accolti con interesse. Eccone una sintesi. L’economista Paolo Leon ha innanzitutto indicata la necessità di un finanziamento per la ricostruzione continuo nel tempo: “Dobbiamo fare in modo che tutta l’Italia capisca che ricostruire L’Aquila e i suoi borghi sia un interesse di tutto il Paese. Chiedere la partecipazione di tutta la nazione significa anche avere il dovere di fare in modo che questa ricostruzione sia prima di tutto trasparente.” Leon ha continuato indicando altre priorità: “E’ necessario costruire capacità professionali da lasciare su questo territorio nel futuro e realizzare un sistema di accoglienza per tutti coloro che verranno qui per lavorare, perché la qualità del loro lavoro sarà la qualità della ricostruzione”. L’arch. Vittorio Magnago Lampugnani ha esordito riportando il suo forte sgomento dopo aver visitato questa mattina il centro storico insieme al Commissario Delegato Gianni Chiodi e agli altri ospiti: “Dobbiamo chiederci cosa vogliamo lasciare alle generazioni future. Non possiamo aggrapparci alle teorie di fronte all’immensità dei danni che hanno subito i vostri centri storici. Dovremo ogni volta valutare caso per caso le modalità di comportamento, il tutto però secondo una strategia e una visione generale che va pensata prima e che vada nella direzione di ricollegare la “città vecchia” con la “città nuova”. Inoltre, vanno individuati dei cunei, in questo terribile scenario di distruzione, che consentano da subito a voi cittadini il riappropriarsi di spazi della vostra città.” L’ultimo intervento è stato quello di Cesare Trevisani che ha dichiarato di voler dare tutto il contributo possibile alla sfida della ricostruzione: “Il sistema Confindustria vuole essere di supporto con le proprie eccellenze nel campo dell’innovazione e della progettazione, oltre ad aiutare gli enti locali allo sviluppo del consenso”. Trevisani ha anche dichiarato l’importanza di un progetto di marketing territoriale per lo sviluppo di una nuova attrattività di questo territorio basata sulle potenzialità già esistenti da sviluppare. L’incontro si è concluso, infine, con l’intervento di una rappresentante dell’Assemblea Cittadina, Marianna De Lellis, che ha letto un documento in cui si sottolinea il diritto alla partecipazione dei cittadini al processo di ricostruzione: “Nessuno può pensare di ricostruire un territorio senza i propri abitanti. Produrrebbe risultati disastrosi. E questo non lo permetteremo mai.”
2,7 MILIARDI – Gianni Chiodi, presidente della Giunta regionale abruzzese, parlando della ricostruzione e delle somme di denaro destinate per tale scopo ha annunciato anche che “esiste una dotazione di due miliardi e 700 milioni di euro che possono essere utilizzati. Avremo una disponibilita’ di circa un miliardo di euro che non e’ una disponibilita’ teorica, ma liquida – ha adetto ancora Chiodi -. Di questi circa 130 milioni sono per l’emergenza, 170 milioni di euro per gli edifici pubblici e per la ricostruzione degli uffici pubblici, e 714 milioni di euro per quanto riguarda la ricostruzione, quindi le case, B, C, ed E. Questo significa circa un miliardo di euro. A cio’ si aggiungono i due miliardi di euro, sempre per la ricostruzione, come contributo agevolato per i cittadini, che sono gia’ disponibili nel sistema bancario ad opera della Cassa Depositi e Prestiti, dei quali sono stati impegnati 370 milioni e spesi solo 26″.
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