A Petrucci: “Il rugby va aiutato” – Storia di solidarietà dalla Gran Sasso rugby


rugbyL’Aquila – Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha visitato questa mattina gli impianti sportivi aquilani, alcuni dei quali dovrebbero essere utilizzati per gli imminenti Giochi del Mediterraneo. Petrucci ha anche incontrato i dirigenti dell’Aquila Rugby, che gli hanno chiesto aiuti immediati per la società, che ha subito il 6 aprile gravi danni ed ha perso la sede. Senza sostegni, la società – che ha spese urgenti per poter continuare a svolgere la sua attività – rischia il collasso e la chiusura. Sarebbe il colpo di grazia per una città alla quali sono restati pochissimi punti di riferimento e certezze difficili da mantenere.

GRAN SASSO RUGBY – Una storia vede come protagonista gli aquilani del Gran Sasso rugby che, come da tradizione, avrebbero trascorso anche quest’anno il weekend di Pasqua a zonzo per l’Europa per disputare un torneo, magari di preparazione ai play off di Serie C che la squadra sta tuttora affrontando. Quest’anno il club avrebbe dovuto partire alla volta di Malta. Il terremoto dello scorso 6 aprile ha distrutto però anche questo progetto e, ovviamente, costretto la dirigenza ad annullare la trasferta, per la quale aveva però già versato la somma per l’acquisto dei biglietti aerei all’agenzia Sun Dreams Travels dell’isola. Il regolamento dell’agenzia, nonché quello di Air Malta, non prevede la restituzione del denaro versato in caso di disdetta a pochi giorni dalla partenza. Ciononostante, la cifra è stata interamente riaccreditata al club abruzzese tramite bonifico. In questi giorni tragici in cui il Gran Sasso rugby ha spesso lamentato la disattenzione della FIR (emblematica la lettera aperta della presidentessa Micheli che potete trovarecliccando qui), in cui si è sentita abbandonata al suo dramma, al dramma di una terra martoriata, ha accolto il piccolo grande gesto come un simbolo di rinascita. Il concetto di sostegno, essenziale nel gioco del rugby, che si fa tangibile.
E per ringraziare l’agenzia e la compagnia aerea maltese, per ringraziare i tanti che nonostante tutto hanno teso la mano a giocatori e dirigenti, ha deciso di scegliere la strada che forse meglio conosce: vincere. Sebbene infatti la maggior parte della squadra risieda in una tendopoli, che altri abbiano trovato asilo sulla costa abruzzese e che gli allenamenti siano diventati una sorta di missione impossibile, dal giorno della tragedia i ragazzi hanno vinto tre partite su tre e continuano la loro durissima e per certi aspetti assurda ma importantissima corsa verso la vittoria del proprio campionato.
Certo, un viaggio rimborsato non servirà a ricostruire paesi, a restituire tanti amici alla vita. Eppure oggi il primo pensiero del team è quello di salutare con affetto i tanti “compagni di squadra” di questi giorni. Grazie a loro il Gran Sasso rugby deve ripartire. Grazie a loro il Gran Sasso ripartirà.


14 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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