Mare grosso, S.Andrea celebrato a terra
Pescara – La città solennizza la propria storia, anche se risale (almeno quella moderna) soltanto al 1887, quando si formò il borgo marino di pescatori che sarebbe diventato, nei decenni, la vitale città di oggi, tanto più grande dopo la fusione nel 1927 con la vicina Castellammare. Borgo marino quello a nord del fiume, Castellammare a sud.
Dal 1887 si celebra, nell’ultima domenica di luglio, la festa marinara con processione di imbarcazioni a largo. Quest’anno niente del genere, perché il mare oggi era grosso e presentava dei rischi. Festeggiamenti a terra, quindi, con il sindaco Albore Mascia in testa e i notabili della città accanto alla marineria devota al suo protettore. Mons. Valentinetti ha celebrato la messa. C’è stato il corteo, domani sera fuochi d’artificio sul mare. Ieri il nubifragio aveva già fatto danni, sbragliando le bancarelle dei venditori ambulanti e provocando i soliti allagamenti e danni.
La storia, così come la recita Internet: “A Pescara, ogni anno, l’ultima domenica di luglio, ha luogo la processione a mare più celebre della regione. Nel 1867, sulla riva nord del fiume Pescara si sviluppò un consistente rione di pescatori, il Borgo Marino, abitato da gente che viveva del mare e affidava la propria sorte alle acque e alla pesca. Per rendere omaggio a Sant’Andrea, protettore dei pescatori, fu eretta una chiesa dedicata a questo Apostolo. In quello stesso anno venne smantellata la cinquecentesca fortezza borbonica e la città abbandonò così il suo ruolo di bastione militare in favore di una decisiva vocazione per il commercio e le attività economiche. Da allora, ogni anno, l’ultima domenica di luglio, la flotta peschereccia si veste a festa, decorata di bandiere, e si prepara ad uno spettacolare appuntamento, la Festa di Sant’Andrea, che richiama sul molo una gran folla di turisti e di devoti. E’ la festa più sentita di Pescara, legata ad una tradizione antichissima ma ancora oggi densa di significati. La statua del Santo viene fatta uscire dalla chiesa per essere condotta sulla riva del porto-canale e imbarcata sull’ammiraglia che si è aggiudicata l’onore di trasportarla. Su di essa prendono posto il parroco, i procuratori della festa, i rappresentanti della corporazione dei pescatori e le autorità cittadine; seguono poi la banda musicale e tutte le barche cariche di fedeli. Il corteo esce dal porto al mattino e, spesso seguito da motoscafi e gommoni, in processione costeggia la spiaggia fino all’altezza di Montesilvano, dove viene gettata in acqua una corona di fiori in memoria dei caduti in mare. La tradizione marinara vuole che in quel giorno non ci si bagni in mare, se non dopo aver partecipato alla processione”.
(Nelle foto immagini di precedenti edizioni della festa di S.Andrea: la notte sul fiume e la processione delle barche a largo)
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