Testa: mi dispiace, ma ricorro al TAR
Pescara – Il presidente della Provincia, Testa, e la sua giunta debbono aver provato qualche imbarazzo e magari incontrato anche qualche censore nel PdL, ma hanno detto: “Caro Governo, ci dispiace ma contro il pedaggio-strangolaautomobilisti sull’asse attrezzato noi ricorriamo al TAR: non lo mandiamo proprio giù…”. E così anche la Provincia di Pescara ha presentato un ricorso d’urgenza al Tar Lazio, per impugnare il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (PdL nazionale contro PdL abruzzese, in sostanza) che ha previsto, dal 1 luglio scorso, l’aumento forfettario di un euro del pedaggio autostradale per i veicoli che escono dal casello dell’A25 (Chieti/Pescara) e dal casello dell’A14 (Pescara Ovest). Il Decreto inventato per raggranellare risorse (e per cos’altro, se no?) prevede un pedaggio su una ventina dii assi stradali, ritenuti autostradali, tra i quali l’asse attrezzato: che tutto può essere considerato, meno che un’autostrada. Fino ad oggi non vi sono caselli in entrata ed uscita. Il Decreto della Presidenza del Consiglio prevede che paghino pedaggio tutti i veicoli che, indistintamente, escono dai due caselli autostradali, anche se poi non si immettono sull’asse attrezzato, ma percorrono la viabilita’ ordinaria. Un aut aut impositivo ma, ritengono i ricorrenti, anche inaccettabile e illegittimo. E’ proprio questo uno dei motivi principali del ricorso presentato dalla Provincia di Pescara che verra’ discusso mercoledi’ 28 luglio al Tar laziale dall’avvoccato Giorgio Fraccastoro, dello studio legale internazionale Dla Piper di Roma, per l’ottenimento della sospensiva. Dandone notizia il presidente della Provincia, Guerino Testa, ricorda che gia’ nelle scorse settimane, dopo aver sentito il coordinatore provinciale del Pdl, Lorenzo Sospiri, e dopo averne discusso in giunta, “ci siamo attivati per valutare la possibilita’ di presentare un ricorso. Ora speriamo che vengano accolte le istanze della Provincia e che venga annullato il provvedimento”Certo, se analoghi ricorsi li presentassero in massa la Provincia di Chieti e tutti i sindaci coinvolti, più sindacati, categorie e così via, avrebbero forse un peso differente. Ma chi li mette d’accordo, tutti questi signori, molti dei quali del PdL o limitrofi?
(Nella foto il presidente Guerino Testa)
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