Invece di erbacce il fotovoltaico là dove Corradino fu sconfitto dal re francese
Scurcola Marsicana – (G.Col.) – Funzionava da tempo per tutte le necessarie verifiche, oggi è stato inaugurato: è il più grande impianto fotovoltaico in Abruzzo, su 38.000 metri quadrati, il settimo per produzione in Italia. Eroga 2.400 kw nella rete elettrica, consente di risparmiare 23.000 tonnellate di greggio in un anno. E quindi anche di ridurre l’inquinamento. L’impianto, realizzato dalla ditta aquilana Barattelli, è stato collocato in una vasta distesa di terreno ormai non più utile alla coltivazione. C’erano solo erbacce e cespugli, oggi ci sono centinaia di pannelli per l’utilizzo della luce solare. Fotovoltaici, appunto. Curiosità storica: la zona appartiene ai Piani Palentini, esattamente il luogo in cui si svolse la storica battaglia detta di Tagliacozzo, in realtà di Scurcola Marsicana, tra il D’Angiò e Corradino di Svevia, pesantemente sconfitto: il deciso cambiamento per la storia dell’Italia e dell’intera Europa. Le melanconie presaghe del giovane Corradino tutto avrebbero potuto immaginare, meno che in quel luogo si sarebbe accalappiata la luce del Sole per farne energia elettrica. La luce del Sole che fece sfolgoare armature e corazze dei soldati appostati sulle alture di Massa d’Albe, poco prima della sanguinosa battaglia. Oggi il sindaco di Scurcola, Nuccetelli, ha detto: “Ben vengano i pannelli solari, tanto questi terreni erano inutilizzati”. La storia non ha lasciato tracce, forse soltanto ossa di soldati morti in quella pugna lontana, sepolti sotto l’erbaccia, e oggi coperti dai pannelli solari.
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