PSI su terremoto e governo
L’Aquila – “La gente dell’Aquila a piu’ di un anno dal terremoto si trova in grande difficolta’ e che servono fondi per la ricostruzione”. Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, ha spiegato cosi’ la scelta del capoluogo per questo primo appuntamento nazionale, una segreteria del partito PSI, dopo il congresso a Perugia.
“Noi siamo qui per far ricordare agli italiani che esiste ancora una questione Abruzzo”. “Se negassimo l’efficacia e la tempestivita’ dell’intervento dello Stato – ha spiegato Nencini – non saremmo credibili. In realta’, l’azione delle forze in campo per contrastare la prima emergenza e’ stata particolarmente efficace anche in relazione ad altre grandi tragedie internazionali. Ma oggi la situazione e’ molto delicata con 55mila persone assistite, di cui 42mila nel solo comune dell’Aquila”. “Veniamo oggi quando gli altri non vengono piu’ e se si va nel centro storico si vede che la situazione e’ purtroppo praticamente immutata rispetto al sette aprile di un anno fa”.
Nel corso della segreteria, sono intervenuti il segretario abruzzese, Massimo Carugno, l’assessore aquilano Marco Fanfani, esponenti regionali e nazionali da Bobo Craxi a Roberto Biscardini, Lello di Gioia, Luigi Incarnato, Michele Pangia il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, Fabio Spinosa per la Confindustria e Luciano Marifiamma, presidente della Confapi.
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