Scandalo sfollati, ora si chiedono dimissioni e la resa dei conti, ma per mesi tutti zitti


L’Aquila – Il sindaco dell’Aquila conferma che per pagare gli albergatori che ospitano ancora sfollati aquilani “non ci sono i soldi”. La Regione si limita a non dire nulla: agli albergatori ormai stremati da attese di mesi per i rimborsi non sa, forse cosa dire. E il caso denunciato dagli albergatori di Alba Adriatica diventa nazionale. C’è chi dice: “Se il governo non è neppure in grado di pagare gli albergatori, si dimetta”. Il caso, che poi tale non è, perchè è datato, dilaga. Lo porta a livello nazionale il parlamentare abruzzese Lusi. ”Il Governo confermi se corrisponde al vero quanto denunciato da organi di informazione che gli albergatori della costa teramana sarebbero costretti a sfrattare gli aquilani dalle loro strutture (stiamo parlando di persone che hanno perso la casa per il terremoto) perche’ la Regione Abruzzo non pagherebbe le spese per l’accoglienza”. Lo chiede il senatore del PD, Luigi Lusi, annunciando una interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio. ”Se cio’ rispondesse a verita’ il Governo dovrebbe dimettersi di fronte all’ennesimo, inaccettabile, schiaffo all’Aquila e all’Abruzzo – aggiunge Lusi – E’ evidente che l’Esecutivo non e’ in grado di garantire nemmeno l’indispensabile, nemmeno un tetto sulla testa, altro che le promesse faraoniche fatte fino ad oggi.
Cosa accadra’ adesso che queste persone si troveranno da un giorno all’altro in mezzo ad una strada’?”. ”Sarebbe opportuno – suggerisce infine Lusi -che il Governo, dopo aver sfruttato il terremoto in Abruzzo con i media italiani ed internazionali, comunicasse con trasparenza e al piu’ presto cosa sta accadendo. Gli aquilani non possono continuare a pagare per le inadempienze di questo Esecutivo”.
La situazione non è nuova ed è stata gravamente sottovalutata sia dalla Regione Abruzzo che dallo stesso sindaco dell’Aquila, che forse non ha tempo per leggere i giornali e nessuno che glieli legga. Che gli albergatori si accingessero a mandare a casa gli sfollati aquilani (che però casa non hanno) è stato chiaramente detto, scritto e ripetuto da più di un mese. Prima o poi, doveva quindi accadere, perchè gli albergatori sono vicini alla bancarotta: vengono rimborsati per le spese anticipate dopo mesi e mesi di attesa, solleciti, telefonate, viaggi inutili, e spesso anche presi in giro da chi funge da interlocutore. Ritardi scandalosi, immotivati, dovuti esclusivamente ad una burocrazia velenosa, lenta, perversa in qualche caso, ma tollerata dai responsabili delle istituzioni. Cher gli sfollati sarebbero stati scacciati8 si sapeva, quindi, da mesi, ma nessuno ha affrontato il problema. Ora ci siamo, stanno per cacciare via anche degli anziani che non sanno assolutamente cosa fare e dove andare, mentre decine di MAP – fra l’altro – restano vuoti perchè il comune dell’Aquila sta tardando in misura esagerata nelle assegnazioni. Una situazione che complessivamente ha dello sconcio e che sta precipitando. La vergogna non è solo del Governo, senatore Lusi, ma anche della Regione e del comune dell’Aquila, o di chiunque altro ne risulti responsabile.
Agli albergatori non si può dare torto: alcuni aspettano rimborsi da oltre un anno. Hanno incassato dei soldi nel giugno scorso, relativi al mese di agosto 2009. E’ tollerabile tutto questo? Non c’è un responsabile in tutto questo, possibilmente da mandare in galera?
(Nella foto il sen. Luigi Lusi)


20 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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