D’Amico: “Valido l’allarme Pezzopane”


damico-giovanni-09L’Aquila – Il vice presidente del consiglio regionale, Giovanni D’Amico, ha scritto la seguente lettera al vescovo dell’Aquila, Molinari: “Eccellenza, la discussione pubblica che Lei ha attivato rispondendo alle istanze e preoccupazioni sollevate dalla Presidente della Provincia Stefania Pezzopane, m’impongono di sottoporLe alcune valutazioni che forse renderanno più chiaro che il richiamo e l’allarme resta per alcuni di noi l’unico strumento istituzionale per farci ascoltare. Ciò in considerazione del modo in cui è stato gestito il drammatico evento del 6 Aprile, in sede di ordinanze e decreti legge.
Tutti noi riconosciamo, come credo faccia anche la Presidente Pezzopane, la tempestività e l’efficienza della Protezione Civile e del Dott. Bertolaso negli interventi di primo soccorso e nella fase di emergenza.
Tuttavia, nei giorni seguenti, la discrepanza tra le conclamate rassicurazioni del Presidente del Consiglio, la contraddittorietà del testo del Decreto legge del 28 Aprile 2009, n.39, l’incertezza delle risorse in esso previste, ed i primi e crescenti disagi per la popolazione, hanno mostrato il vero e sostanziale limite istituzionale dell’intervento per come normato dal Governo. In realtà, Eccellenza, i pieni poteri del Presidente del Consiglio, per il tramite del Dott. Bertolaso, fanno mancare ora quella partecipazione di responsabilità, reciprocamente riconosciuta e condivisa tra i diversi livelli istituzionali, a partire da quelli davvero vicini ai cittadini, come i Comuni.
Non Le sarà sfuggito anche l’appello dei Sindaci, con le proposte di modifica del Decreto Legge. Un’istanza rivolta con rispetto al Presidente del Consiglio, ma che pone con chiarezza l’esigenza che le Istituzioni locali vengano riconosciute con ruolo diretto nella responsabilità e nelle decisioni assunte per l’emergenza e la ricostruzione.
Sarà allora il caso di lavorare tutti noi per la costituzione di sedi decisionali condivise. Il Dott. Bertolaso per primo, più che sentirsi messo in discussione, dovrebbe lui stesso formalizzare con ordinanza, una cabina di gestione con il Presidente della Regione e della Provincia, con i Sindaci dell’Aquila e dei Comuni terremotati. Chiarendo subito che in quella sede si discute per poi condividere scelte, difficoltà e responsabilità.
E lo stesso Presidente del Consiglio , se volesse dare un segnale concreto di disponibilità ai nostri Sindaci, farebbe cosa buona a lasciare un segno di partecipazione democratica alla sua presenza in Abruzzo. Ne guadagnerebbe l’Abruzzo fuori dall’interesse di ogni singola parte politica. La saluto cordialmente”.


13 Maggio 2009

Categoria : Politica
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