Regione: criteri “verticalizzazione”
L’Aquila – La Giunta Regionale ha approvato oggi la delibera che definisce la procedura ed i criteri di selezione per le progressioni verticali destinate al personale della Regione Abruzzo. Di seguito le dichirazioni dell’assessore al Personale Federica Carpineta. “Dopo moltissimi anni di attesa – afferma l’assessore – siamo riusciti a dare la possibilita’ di accedere ai livelli superiori a tanti dipendenti della Regione. Sono, infatti, circa 170 i posti che verranno messi a concorso, ai quali i dipendenti interessati potranno accedere facendo valere sia i titoli posseduti sia l’anzianita’ maturata in questi anni, impegnandosi poi a superare le prove di selezione che saranno adeguate al livello professionale messo a bando: cioe’ quesiti a risposta multipla, predisposizione di atti amministrativi e le successive prove orali”. “Cio’ e’ stato possibile grazie ad un intenso lavoro che ha impegnato questo assessorato negli ultimi mesi. Personalmente ho avviato contatti con il ministro Brunetta ottenendo una deroga speciale per la nostra Regione, in forza degli eventi sismici, che ci consentisse di avviare queste procedure di verticalizzazione entro il corrente anno, non avendolo potuto evidentemente fare, come previsto, entro il 31 dicembre 2009. C’e’ stata una positiva conclusione anche della concertazione sindacale, che ha rappresentato il punto di massima concordia possibile con le rappresentanze dei lavoratori”. “Abbiamo, comunque, tenuto rigorosamente conto – prosegue l’assessore – delle direttive costituzionali e anche della piu’ recente legislazione in materia, garantendo la riserva del 50% dei posti in pianta organica, posti che verranno poi messi a concorso a beneficio di quanti, dall’esterno, vorranno tentare di accedere ai ruoli della Regione Abruzzo. Ora attendiamo di vedere attuata la delibera appena licenziata dalla Giunta Regionale, con la rapida esecuzione dei passaggi che, entro il prossimo 31 dicembre prossimo, dovranno vedere esaurito l’intero iter per la progressione dei dipendenti regionali. Va precisato che questo risultato e’ il frutto di una rigorosa razionalizzazione della pianta organica, che ha comportato la sospensione e, soprattutto, la modifica sostanziale della procedura di verticalizzazione prevista dalla precedente amministrazione”. “Ma ancora piu’ importante – conclude – e’ l’innovazione apportata ad una procedura che non sara’ piu’ un semplice automatismo di avanzamento, basato sulla sola anzianita’ di permanenza nel sottostante profilo professionale. Infatti, sara’ una procedura basata sulla selezione e, quindi, sul merito e sulle capacita’ dei singoli, il tutto, ovviamente, a beneficio della qualita’ che il personale regionale dovra’ avere nello svolgimento delle sue mansioni al servizio della nostra comunita’ regionale”.
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