Disabili, appello delle province
Pescara – Un incontro urgente è stato sollecitato all’assessore regionale alla Politiche sociali Paolo Gatti e al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dai rappresentanti delle quattro Province per discutere dei fondi destinati all’assistenza e al trasporto degli studenti disabili delle scuole secondarie. In tutta la regione i disabili che beneficiano del servizio sono circa 550.
L’appello è stato lanciato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori Valter Cozzi, Renato Rasicci, Gianfranca Mancini e Roberto Romanelli, rispettivamente per le Province di Pescara, Teramo, Chieti e L’Aquila. Gli assessori hanno illustrato la situazione insostenibile che si è creata a carico delle quattro amministrazioni per la copertura delle spese relative all’assistenza e al trasporto degli studenti diversamente abili. Per legge la Regione deve garantire un contributo massimo del 50 per cento della spesa stessa e la parte restante è a carico delle Province ma dal 2008 al 2009 la Regione ha tagliato il proprio stanziamento del 50 per cento, passando da un milione e 400 mila euro a 700 mila euro. “Siamo quindi in grande difficoltà – hanno fatto notare i quattro assessori – e i problemi di oggi si aggiungono a quelli degli anni passati, quando la Regione ha stanziato somme sempre al di sotto del 50 per cento previsto dalla legge, gravando così sulle casse delle Province”. Il servizio, tra l’altro, viene erogato dai Comuni e dagli enti d’Ambito a prescindere dai fondi disponibili e le Province si ritrovano semplicemente a “girare” i soldi, senza alcuna competenza e senza alcun controllo.
Le quattro amministrazioni hanno tentato, nei mesi scorsi, di discutere con la Regione della questione ma non è mai stato convocato alcun tavolo di lavoro e oggi ritengono che l’appuntamento sia indifferibile, considerato che i 700mila euro per il 2009 coprano appena il 17 per cento delle somme necessarie ad ogni Provincia. Con la Regione va ridiscusso, per gli assessori, anche il testo della legge e più in generale bisogna pensare ad una assistenza qualificata da garantire ai disabili, che deve essere una priorità.
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