Università, stato di agitazione personale
L’Aquila – Da FLC-CGIL: Cinzia Angrilli – CISL-UNIV: Oscar Colaiuda – UIL-RUA: Carlo Scarsella – SNALS: MariaRita Massacesi – UGL-CSA: Giuseppina Pellegrini, riceviamo: “Il Sindacato, nel periodo successivo al terremoto, ha atteso con fiducia che l’Amministrazione universitaria fosse in grado di confrontarsi sui temi della ripresa delle attività istituzionali, sulle nuove problematiche dell’organizzione del lavoro, sui disagi del personale, sulle regole per l’applicazione dei vari istituti contrattuali e dei compensi. Ma l’esperienza di questi mesi, tranne rare eccezioni, è stata negativa. Attualmente anche il tormentato equilibrio delle difficili mediazioni è entrato in crisi.
I problemi di gestione del personale sono ormai molto preoccupanti e le Organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione. Queste sono le nostre ragioni:
A) Dopo mesi di discussioni non abbiamo un accordo sulla utilizzazione delle ferie. Relativamente all’anno 2010 sono stati assegnati 15 giorni (su 28) di ferie obbligate perchè l’Ateneo viene chiuso! Sul tema ferie sono state prodotte circolari immotivate e vessatorie, nel dispregio dei problemi che tutti i lavoratori hanno in quanto terremotati e come se le ferie non fossero un diritto. Abbiamo chiesto il ritiro di queste circolari e la cessazione delle molestie.
B) I Contratti integrativi firmati non vengono pienamente rispettati e nonostante le faticose discussioni per individuare regole condivise, l’Amministrazione non ha ancora pagato alcuni istituti contrattuali degli anni 2008, 2009 e 2010.
Non è ancora nota l’entità del fondo economico integrativo 2010 !
C) Non conosciamo la quota comune delle entrate per attività conto terzi 2008-2009-2010 ! Per il 2010 è ignoto anche l’andamento di questa importante attività.
La mancata distribuzione di questi compensi accessori ha notevolmente impoverito gli stipendi del personale.
D) Nonostante le nostre motivate obiezioni, sostenute dalle Segreterie Nazionali, l’Amministrazione intende far cessare da luglio 2010 l’indennità accessoria mensile perchè non congrua con le nuove disposizioni del Decreto Brunetta.
Un ulteriore impoverimento dello stipendio!
E) L’Università dell’Aquila tace anche sui precari. Su questa drammatica questione è sceso uno strano silenzio. Vi è stato il 22 giugno un incontro tra l’Amministrazione e le Segreterie nazionali con documenti firmati e posizioni chiare. Qual’è la posizione dell’Ateneo e come si risolve il problema di 22 posti di lavoro necessari per la nostra dotazione organica?
L’Università ha bisogno di una gestione equa e condivisa. I problemi di funzionamento sono tanti e il personale svolge un ruolo insostituibile e strategico. Perchè l’Amministrazione lo sta trattando come un nemico? A chi giova? Con quale senso di responsabilità nei confonti dell’Istituzione l’Amministrazione genera ingiustizie e malessere?
Di fronte a posizioni così negative e ostili nei confronti del personale tecnico-amministrativo chiediamo non solo il rispetto dei diritti e dei contratti, ma anche trasparenza e certezza sulle risorse economiche vincolate per la Contrattazione integrativa”.
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