Università : ricostruzione, diamo una mano
L’Aquila – Accordo firmato e presentato, oggi, tra l’Università dell’Aquila e la Struttura tecnica di missione, cioè quella che, diretta da Gaetano Fontana, dovrebbe produrre piani e azioni utili alla ricostruzione della città frantumata dal terremoto. Ricostruzione che è ancora, per quel che vediamo da 15 mesi, in mente dei. Forse. O forse neppure.
Comunque, l’Università – ha detto il rettore di Orio – ha competenze, esperienze, risorse umane per aiutare a procedere rapidamente, dando una mano. Lo farà ora in base all’accordo sottoscritto, e ne vedremo i risultati. Ci sarebbe da domandarsi come mai l’Università , pur disponendo di cervelli ed esperienze di tutto rispetto, abbia tenuto operativa una struttura come la facoltà di Ingegneria a Monteluco, semicrollata, che a detta di alcuni – se il disastro fosse capitato ad edifici pieni di studenti e professori – avrebbe potuto causare un’ecatombe. C’è un’inchiesta che dovrà approfondire molte vicende a monte dell’edificazione di quell’edificio, e vedremo cosa ne verrà fuori. Certo, tutto risale ad altri tempi e altre persone: un inquietante antefatto.
L’Università sta provvedendo anche ad una microzonazione del territorio urbano, molto accurata e quasi edificio per edificio. Diversa da quella, più generica, che viene assicurato sia stata eseguita. Ma che nessuno conosce a fondo. La microzonazione, indispensabile per ogni progetto di riedificazione (dove possibile) dovrebbe dare i primi risultati a settembre. Sono molto attesi e la città ha diritto di conoscerli a fondo. Staremo a vedere e a sentire, augurandoci che la cooperazione di tanti sapienti serva davvero a rimettere in piedi L’Aquila, in modo sicuro. Lo stesso rettore dice: “Noi vogliamo tornare nelle nostre sedi in centro, che sono crollate. E stiamo riedificando la sede della facoltà di Lettere al S.Salvatore. Ovviamente, antisismica”. Chi sa quanto era antisimico il palazzo ristrutturato di S.Basilio, il cui recupero costò, poco prima che finisse profondamente inagibile, molti soldi.
(Nella foto la facoltà di Ingegneria devastata)
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