Giuliante: invece di accise assurde, se ne faccia una leggera per L’Aquila sui carburanti
L’Aquila – Paghiamo senza neppure saperlo dei centesimi su ogni litro di carburante per la… guerra di Abissinia, per la crisi di Suez del 1956, e per diversi altri terremoti, tipo Friuli e Belice. Naturale pensare che qualche centesimo possa essere aggiunto sul costo del carburante e trasformato in sonanti risorse per un terremoto assai più recente e tragico, quello aquilano. Insieme con la proposta di una tassa di scopo, che entra ed esce dalle orecchie di Tremonti senza esiti di alcun, genere, eccone un’altra , logica e praticabile: ottenere un flusso annuo di denaro per la ricostruzione dell’Aquila stimato in oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro attraverso una piccola accisa sui carburanti. E’ la proposta avanzata stamane da capogruppo del Pdl in Consiglio regionale d’Abruzzo, Gianfranco Giuliante attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare. Il progetto di legge che ha gia’ raccolto un plauso bipartisan, e’ stato illustrato dallo stesso Giuliante nel corso di una conferenza stampa. Dati alla mano, l’esponente PdL, ha spiegato che, attualmente, in Italia si pagano accise sui carburanti per 485,9 lire, pari a 25 centesimi di euro per ogni litro di carburante. Alcune di esse non hanno oggi alcuna ragion d’essere: guerra di Abissinia (1935), crisi di Suez (1956), disastro del Vajont (1963), alluvione di Firenze (1966), terremoto del Belice (1968), terremoto del Friuli (1976) e via dicendo. Secondo Giuliante le strade da percorrere sono due. “Se questi balzelli sono considerati accise a tutti gli effetti – ha detto il capogruppo del Pdl alla Regione Abruzzo – bisogna eliminare quelle piu’ datate in favore della ricostruzione dell’Aquila; se, invece, si tratta di entrate di cassa per lo Stato, – ha proseguito Giuliante – si potrebbe utilizzare l’Iva (non dovuta in caso di introito) per lo stesso obiettivo. Si tratterebbe di appena 5 centesimi di euro al litro di carburante e, cosa fondamentale, non graverebbe minimamente sui consumatori. Il costo della benzina al distributore sarebbe lo stesso. Qualunque sia la scuola di pensiero dominante sul concetto di accisa – ha puntualizzato Giuliante – per noi sarebbe lo stesso. Anzi, sarebbe oltremodo auspicabile che, andando avanti, la proposta di legge, da iniziativa popolare, si trasformasse in proposta parlamentare. Chiamando gli aquilani alla firma – ha concluso Giuliante – intendiamo anche misurare la loro capacita’ di essere protagonisti della ricostruzione e della rinascita della loro citta’”.
(Nella foto Col, Gianfranco Giuliante al Consiglio regionale)
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