Qualità legislativa e contenzioso
L’Aquila – (di Giovanni D’Amico, consigliere regionale PD) – Signori presidente del consiglio Pagano e presidente della Regione, Chiodi, è ormai un problema ricorrente il contenzioso che la legislazione del Consiglio regionale produce presso la Corte Costituzionale : quasi tutte le norme di legge approvate da questo Consiglio regionale in carica, sono impugnate dal Governo.
In una Regione già profondamente dissestata come l’Abruzzo, la produzione di norme estemporanee produce effetti distorsivi e dannosi per la gestione regolata sia dell’assetto istituzionale che di bilancio.
Non solo i Consiglieri ma gli stessi Assessori presentano disegni di legge improvvisati, anche su fogli volanti, come misure necessarie ed urgenti. Senza verifica delle strutture amministrative e degli uffici legislativi, i provvedimenti risultano poi non solo di discutibile urgenza, ma così rabberciati da ledere la norma Costituzionale.
Ne deriva una forte lesione del ruolo e dell’immagine istituzionale della Regione Abruzzo, che non giova certamente alla credibilità delle nostre politiche in una fase di risanamento.
Con la presente voglio quindi sollecitare il Presidente del Consiglio regionale a voler condividere con il Presidente della Giunta e la Conferenza dei Capigruppo comportamenti conformi dei Consiglieri. Tanto più che lo stesso Consiglio ha recentemente licenziato,nella seduta del 29 giugno u.s., la legge regionale “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della formazione” che non è mero atto formale, ma deve costituire vincolo ordina mentale per i Consiglieri regionali dell’Abruzzo.
In attesa di un riscontro , colgo l’occasione per inviare i più cordiali saluti.
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