Bastonate romane, ecco i documenti
L’Aquila – Le bastonate romane non sono, come due quotidiani milanesi hanno sostenuto, la risposta all’aggressività degli aquilani e alla loro voglia di fare danni e menare le mani. La manifestazione del 7 luglio è stata definita da Marco Pannella “ghandiana”, ovvero sostanzialmente non violenta, e c’è una conferma nei fatti: nessun agente delle forze dell’ordine risulta ferito, mentre alcune persone al contrario sono state ferite e qualche assaggio di violenza è toccato anche al sindaco Cialente e al deputato Lolli. Niente di grave, specie per due ex comunisti che il confronto con la polizia e con i manganelli debbono averlo conosciuto, almeno quando erano molto più giovani e c’era il PCI.
Patrizio Migliarini, un aquilano che ha seguito a Roma la manifestazione impugnando non bastoni o altri oggetti che contundono, ma la fotocamera digitale, ci ha inviato alcune foto. Ospitarle rientra nello spirito di questo giornale on line, che è nato anche come spazio offerto ai lettori, e così si comporta dal primo giorno. Abbiamo comunicato con Migliarini, abbiamo verificato le sue intenzioni: far vedere agli aquilani ciò che, a suo giudizio, qualcuno ha censurato. Non ci risulta, anche perchè oggi censurare qualcosa con Internet che mette in rete tutto in pochi secondi, sarebbe inutile e anche impossibile materialmente. Internet ha molti difetti, ma un pregio che li cancella tutti: in rete tutto e tutti, senza artgini e paletti. Impossibile nascondere: è un’esagerazione spesso dannosa, ma è anche un totale trionfo della libertà e anche dell’anarchia.
Autorizzati da Migliarini,abbiamo scelto alcune foto e le pubblichiamo non per polemizzare, ma per documentare alcuni momenti degli scontri, dai quali si evince molto chiaramente che, se violenza c’è stata, era dalla parte delle forze dell’ordine, che, del resto, il giorno dopo non sono state tenere neppure in una protesta di disabili. Noi siamo per l’ordine (senza esagerare…) e anche per la polizia, qualche volta i manganelli sono necessari e la polizia non può essere tenera o guardare i documenti prima di usare il bastone. Però siamo anche per il diritto sacrosanto dei cittadini di manifestare, di dissentire, di protestare contro tutto e tutti, ovunque e in qualsiasi momento. Negli Stati Uniti i manifestanti spesso arrivano alla Casa Bianca e urlando appena fuori dai cancelli. A Londra si attaccano alle inferriate del palazzo della Regina. Che manifestazione sarebbe, se non fosse praticata di fronte ai palazzi del potere? Il potere deve sentire urla e fischi, slogan e parole in libertà . La polizia deve proteggere gli ingressi dei palazzi, certamente.
Ma non bloccare a bastonate la gente per le vie di Roma. Questa è, secondo noi e secondo moltissimi, la verità : non sarebbe male se il Governo si scusasse e promettesse di avere in maggiore considerazione i sentimenti di persone terremotate, quindi devastate. Il risultato, peraltro sarà che avranno altre proteste, forse meno ghandiane. (Nelle foto di Patrizio Migliarini bastonate per tutti, manganellate, spintoni: una signora inerme spintonata con scudi e bastoni, finanzieri che manganellano, Vincenzo Banetti appena colpito, manganellate a Marco De Nuntis)
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