Cda scaduti, il sindaco stretto al muro


L’Aquila – La vicenda dei Cda delle aziende ex municipalizzate scaduti e mai rinnovati dal sindaco, nonostante sollecitazioni, prese di posizione politiche, richieste formali, invettive sindacali, intimazioni del difensore civico e quant’altro conferma la negativa abitudine di Palazzo Margherita di ignorare la città e le sue componenti, è giunta al capolinea. Il sindaco è con le spalle al muro. Oggi l’UGL rivela la vicenda (che il Comune teneva nascosta), dice che il sindaco è commissario ad acta e quindi deve finalmente muoversi; si aprono le raffiche degli interventi politici. Scrive il consigliere comunale Emanuele Imprudente: “Il sindaco Cialente, ora nominato commissario ad acta per la designazione dei componenti dei Consigli di amministrazione delle Spa comunali (Ama, Sed, Afm, Asm), non può più sfuggire dalle sue responsabilità. Da più di un anno il primo cittadino è inadempiente rispetto agli obblighi di legge, non avendo provveduto a rinnovare i Cda delle aziende comunali, i cui membri, nel frattempo, hanno continuato a mandare in rovina queste società, a causa di una pessima gestione e di una totale disorganizzazione, che hanno causato il tracollo finanziario di tali strutture.
Ora il sindaco Cialente deve rispondere in prima persona e ha l’obbligo, innanzitutto, di rendere noto qual è il programma di rilancio delle aziende, rispetto alle quali ha dichiarato più volte la sua volontà di accorparle e riorganizzarle, come chiediamo da tempo. Indichi nei Cda, il sindaco Cialente, delle persone con delle vere competenze, al di fuori delle logiche di spartizione politica. Su questi fatti non può certo invocare responsabilità del Governo nazionale, né regge più la motivazione di una presunta situazione negativa ereditata da passate amministrazioni. Cialente governa da tre anni; è ora di dare risposte e non più di fare polemiche”. (Nella foto Emanuele Imprudente)


09 Luglio 2010

Categoria : Politica
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