Lettera aperta al difensore civico regionale
L’Aquila – (di Gianfranco Giuliante) – SINDACO ASSEDIATO E INERTE, CON PAGHETTA – Dal 2008 gli organi di amministrazione delle società per azioni del Comune dell’Aquila sono decaduti. Anno domini 2008, si sottolinea. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente è stato per anni “assediato” da sigle sindacali che lo hanno ripetutamente sollecitato e dalla Commissione consiliare di Garanzia e Controllo del Comune dell’Aquila che lo ha ripetutamente messo in mora per convincerlo a ricostituire organi che la legge non consente operino in regime di prorogatio, senza che alcuno di questi abbia ottenuto risultati. Si decide, come extrema ratio, di ricorrere a chi?… al difensore civico che deve risolvere il problema e rimuovere le illegittimità persistenti in organi di gestione di società comunali (Ama spa, Sed spa, Asm spa, Afm spa) e deve farlo rimuovendo innanzitutto la situazione di inerzia che da ben due anni vede il Sindaco dell’Aquila inattivo rispetto al compimento di atti (comma 8 dell’art. 50 D.Lgs 267) cui è obbligato.
Il difensore civico di questa Regione, ovvero la S. V., con nota 695 del 3 giugno 2010, ingiunge al Sindaco di procedere entro e non oltre i 20 giorni, alla designazione delle nomine che pure avrebbe dovuto fare dal 2008. Nulla accade!
Finalmente la S. V. prende atto che, nonostante siano trascorsi i termini di tempo indicati come per legge, continuano a persistere le condizioni di inerzia e illegittimità e che quindi un commissario farà quello che Cialente non ha mai fatto. Argomenta nella sua ordinanza che ricorrono gli estremi e i presupposti per la nomina di un commissario ad acta che non sia inerte (come Cialente) e rimuova le condizioni di illegittimità che per due anni il Sindaco dell’Aquila non ha rimosso.
Tutto ciò premesso, si concentra e decide di nominare (chi?) Massimo Cialente commissario ad acta per fare quello che il Sindaco dell’Aquila non ha mai fatto.
Tenendo conto della precedente inerzia avrà anche pensato di indurlo in tentazione! Per Cialente, commissario ad acta, ha previsto una “paghetta” (250 euro, oltre le indennità di missione e rimborsi). Paghetta si, ma a condizione che la S. V. venga informata costantemente!
Se Cialente, inattivo per due anni, dovesse, nei prossimi 60 giorni, sanare la situazione e così ottenere la paghetta (250 euro), giuro cambio città (assist per qualcuno che non aspetta altro!)! Contestualmente mi farò promotore per Grossi, Sindaco dell’Aquila prossimo venturo! Solo un genio, pragmatico e colto, poteva pensare a questa soluzione che ha il pregio di aver individuato un terzo estraneo e per di più a basso costo!
(Nella foto Gianfranco Giuliante)
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