Le Cascate di San Giovanni
A pochi chilometri da Guardiagrele, un bosco di faggi e castagni custodisce nel suo ventre color smeraldo uno degli scorci più suggestivi del parco della Majella: le Cascate di San Giovanni, freschi, limpidi e allegri salti di acqua che rocambolescamente si rincorrono tra le rocce comparendo all’improvviso tra le chiome dei faggi, in un gioco di luci e ombre.
Il percorso più bello per raggiungerle parte da Bocca di Valle e si insinua nel bosco attraverso un sentiero natura che segue il corso del torrente Vesola.
La vegetazione è sorprendente e lussureggiante, si prosegue sfilando all’ombra rinfrescante di alberi imponenti, incrociando di tanto in tanto fiori di pinguicola, genziana, orchidea e il giglio di San Giovanni. Un paio di volte il sentiero incontra il torrente che rapido corre a perdersi nel fitto della foresta, mentre lentamente e senza troppa fatica si guadagna in altezza: l’aria è colma di profumi delicati frutto del naturale corso degli elementi, foglie secche, fiori in germoglio, muschi.
Vale la pena sostare qualche minuto per provare a rincorrere con lo sguardo la corsa acrobatica di uno scoiattolo che fugge rapido a nascondersi in alto, su un albero.
Giunti in prossimità della sorgente della Cannelluccia, siete quasi arrivati a destinazione: la frescura vi raggiunge lieve e lo scrosciare chiassoso dell’acqua è il primo presagio dello visione che vi attende. All’improvviso il verde intenso delle alte chiome si apre per accogliere il chiarore scintillante delle cascate: due salti poderosi dell’acqua, a 35 e a 15 metri, che il torrente Vesola trasforma in un favoloso spettacolo.
Al riparo dal sole spietato dei giorni estivi, rinfrancati dopo la lunga scarpinata, questo è il posto ideale per godere della pace magica della natura e dimenticare per qualche ora il caos frenetico della città .
Maria Orlandi
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