Cialente e Lolli su manifestazione Roma: giornata amara, solo i disordini fanno notizia
Roma – CIALENTE – Bilancio amaro di una giornata a Roma per il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente (che è rimasto contuso nei tafferugli di questa mattina) che ha accompagnato circa 5 mila suoi concittadini a Roma per manifestare contro le recenti disposizioni di legge che impongono agli aquilani di ripagare le tasse dal primo di luglio.
“Di botte – dice Cialente in piazza Navona dove si sta concludendo la manifestazione – ce ne sono state abbastanza. Risultati concreti pochi. Ho parlato poco fa con il sottosegretario Letta e mi ha detto che Berlusconi e’ possibilista sull’ipotesi che gli aquilani inizino a pagare le tasse dal primo gennaio 2011 restituendo quello che non hanno pagato solo per il 40% e in dieci anni. Ora la parola spetta a Tremonti. Se ci sara’ un suo via libera questa ipotesi diventera’ realta’”.
LOLLI – Dal Pd e’ arrivato oggi un appello a tutte le forze politiche a sostenere le popolazioni terremotate. “Sarebbe un modo vile dire che e’ tutta colpa del governo”, ha detto in aula alla camera Giovanni Lolli, parlando della manifestazione degli aquilani a Roma, “e’ una questione troppo seria che ci riguarda tutti”. Dunque “oggi cerchiamo insieme di ascoltare questo grido, torniamo anche noi unitariamente a occuparci del terremoto”, ha chiesto a tutti i gruppi, “non pensiate che tutto sia risolto”.
Qualche giorno fa, ha ricordato, “c’e’ stata una manifestazione di ventimila persone a L’Aquila, molto composta. Molti giornali non ne hanno dato conto. Oggi lo faranno, ma questo non e’ educativo. L’immagine che passera’ e’ solo quella degli scontri, ha sottolineato, mentre l’idea che sta prevalendo è che l’emergenza sia passata”.
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