Marcia su Roma: manifestanti verso il Senato
L’Aquila – La mattinata romana da calda diventa bollente, i manifestanti sono riusciti a transitare in massa verso il Senato, dove, prezzo Palazzo Grazioli, sono stati fermati e covinti a cambiare strada, allontanandosi dalla dimora di Berlusconi. Vengono impiegate forze dell’ordine in gran numero: polizia, carabinieri, finanzieri in assetto antisommosa. Il clima è di tensione profonda, anche se i manifestanti giurano di voler mantenere la calma. la reazione della polizia è stata obiettivamente piuttosto vigorosa, forse esagerata, anche perchè a Roma oggi – caldo soffocante – ci sono anche altre proteste e tutte mirano ad “assediare” i palazzi parlamentari. Nel bilancio, fino alle 14, c’erano almeno due feriti, uno dei quali ha mostrato in tv una maglia insanguinata. I partecipanti alla protesta sono migliaia, e migliaia sono le bandiere verdi e nere (lutto e speranza, risalenti al terremoto del 1703 che distrusse L’Aquila), gli slogan, alcuni dei quali disperati, altri scontati (“governo ladro”), altri allusivi verso la gentilezza degli abruzzesi che non deve essere scambiata con la debolezza.
La manifestazione è andata in tutti i telegiornali nazionali, quello delle 14 sulla tera rete Rai ci ha aperto con interviste e immagini. In un servizio è stato riferito che anche il sindaco Cialente sarebbe stato raggiunto da una manganellata delle tante distribuite dalle forze dell’ordine, che a molti sono sembrate anche troppe e troppo violente. Contestato anche il segretario del PD Bersani. La giornata, alle 14,40, va avanti tra tensione, rabbia, in qualcuno disperazione autentica.
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