40esimo anniversario Consiglio regionale d’Abruzzo
L’Aquila- “La celebrazione del quarantennale della prima seduta del Consiglio regionale dell’Abruzzo offre l’occasione sia per guardare al futuro che per riflettere sul percorso compiuto dall’assemblea regionale in questi decenni- dichiara Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale,in occasione dell’anniversario della prima seduta del Consiglio regionale dell’Abruzzo -Al momento della sua istituzione, l’Abruzzo non poteva certo definirsi una Regione. Le caratteristiche orografiche del suo territorio non facilitavano le comunicazioni tra la popolazione abruzzese. Con il Gran Sasso a separare le zone interne dalla fascia costiera, l’Abruzzo era un territorio formato da quattro Province divise, caratterizzate da tradizioni storico-culturali e sistemi economici differenti. Forse proprio queste caratteristiche favorirono – ha aggiunto Pagano – gli eventi che portarono alla nascita della Regione Abruzzo. Mi riferisco alle note vicende legate alla scelta del Capoluogo che, assieme alla sede della Presidenza del Consiglio e della Giunta regionale, fu assegnato alla Citta’ dell’Aquila, prevedendo la dislocazione di alcuni assessorati a Pescara e, cosa unica nel panorama delle Regioni d’Italia, la possibilita’ per Giunta e Consiglio di riunirsi in entrambe le citta’”. Il Presidente Pagano ha poi analizzato la situazione storica ed economica della regione. “L’Abruzzo in questi 40 anni ha vissuto un cambiamento radicale – ha proseguito il Presidente -. Prima di tutto ha registrato una crescita economica, seguita da un deciso progresso sociale ed istituzionale. Da una regione agricola, e’ passata ad una regione industrializzata. Dal 1964 al 1994, il nostro territorio ha beneficiato di un deciso scatto in avanti verso la modernizzazione. Da rilevare che il processo di emigrazione e’ stato interrotto nella meta’ degli anni ’70, anche grazie ai fondi europei dell’Obiettivo 1, che hanno consentito la nascita di poli industriali, come in Val di Sangro e L’Aquila, ma anche la costruzione di una rete infrastrutturale essenziale, come le autostrade interne e la ferrovia adriatica. Non solo: abbiamo registrato passi in avanti anche nel campo del sapere e della ricerca scientifica: in Abruzzo infatti abbiamo dei poli di eccellenza quali le tre Universita’, il Mario Negri Sud e il laboratorio di fisica nucleare costruito sotto il Gran Sasso.
Centri che sono diventati punti di riferimento per le nostre generazioni. Il “miracolo abruzzese” ha cambiato decisamente la nostra geografia socio-economica.
Non c'è ancora nessun commento.