Olio d’oliva per il seno
(di Carlo Di Stansilao) – Alimento tipico dell’area mediterranea, l’olio d’oliva è un prodotto antichissimo e di pregio, di indiscusso valore nutrizionale per la composizione chimica e le caratteristiche organolettiche esaltate dal suo impiego quale condimento. La sua coltivazione ha coinvolto diverse epoche, popoli e culture, fino ad arrivare ai giorni nostri, nei quali il progresso tecnologico ha contribuito a determinare un enorme salto di qualità per l’olivicoltura. Secondo le leggi vigenti gli oli di oliva presenti sul mercato, in relazione alle tecnologie di produzione e a determinate caratteristiche chimiche. Anticamente l’olio di oliva veniva particolarmente raccomandato per la conservazione dei capelli e per il mantenimento del loro colore naturale; per la cura dei sofferenti di stomaco , di fegato e di intestino; per rimarginare la pelle dalle ustioni e per preservarla dall’irraggiamento solare; era considerato indispensabile per i massaggi muscolari e articolari.
L’attuale ricerca medica, pur non smentendo le prescrizioni sopra indicate, anche se un po’ troppo generiche, raccomanda l’uso dell’olio di oliva nell’alimentazione per prevenire l’invecchiamento e per preservare l’organismo dalle malattie cardiocircolatorie. Infatti, gli approfondimenti clinici e terapeutici hanno dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizzano la composizione dell’olio di oliva e la naturale presenza di microcostituenti, quali tocoferoli e polifenoli, fanno sì che esso possegga una serie di preziose proprietà , quali, ad esempio, facile digeribilità e resistenza alla cottura, azione ritardante l’invecchiamento cellulare, azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, effetto favorevole per lo sviluppo cerebrale, effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante. Inoltre, un filo d’olio d’oliva al giorno può aiutare a tenere a bada il tumore al seno. Un gruppo di ricercatori dell’Università Autonoma di Barcellona ha dimostrato che l’olio è in grado di attaccare lo sviluppo dei tumori, impedendone la crescita e proteggendo il DNA da eventuali danni. Secondo quanto riportato dalla rivista Carcinogenesis, i ricercatori avevano come obiettivo quello di capire perchè molti studi precedenti hanno collegato una dieta ricca di olio d’oliva con un calo del rischio tumori. Dagli esperimenti condotti sui topolini è stato possibile dimostrare che l’olio vanifica l’attività di un gene responsabile della crescita del tumore al seno. L’olio d’oliva, ingrediente fondamentale della dieta mediterranea, avrebbe anche ‘disattivato’ le proteine che mantengono in vita le cellule del cancro. In questo modo si riesce anche ad avere una protezione dai danni che il cancro può causare al DNA.Per questo Eduard Escrich, uno degli autori dello studio, consiglia di consumare 50 ml, cioè 10 cucchiaini, di olio extravergine di oliva al giorno. Solo il consumo prolungato dell’olio può dare risultati.
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