Sanitòpoli, difensori all’opera e poi ferie
Pescara – Sarà anche un processo (preliminare) di grande rilievo ma le ferie sono ferie e quindi sacre oltre ogni limite: quella di oggi davanti al gup Zaccagnini è comunque l’ultima udienza, prima delle ferie. Lunghe. Il mondo della giustizia si tratta bene e se ne riparlerà a settembre. Oggi, prima di deporre la toga e slacciarsi le cravatte, i difensori si sono impegnati al massimo. Vogliono che non accada nulla, in attesa delle decisioni sulla sede del dibattimento. “Non può essere Pescara – sbraitano gli avvocati – perchè le “dazioni” di denaro, ammesso che vi siano state, sarebberro avvenute come dice Enzo Angelini a Collelongo, in casa dell’ex presidente Del Turco. Quindi la competenza a giudicare deve essere del tribunale locale (Avezzano) e la Procura abilitata quella dell’Aquila”. Chi sa poi perchè, visto che ce n’è una ad Avezzano. Comunque, i difensori sperano che tutto ciò che è avvenuto fino ad oggi si sciolga come neve al Sole e si trasferiscano baracca e burattini altrove. Così sanitopoli rischia tempi sterminati e chi sa quali conseguenze prescrittorie o derivanti da nuove leggi protettive, che in questo paese sono sempre possibili, quando in campo ci sono vip e potenti. Sanitopoli romba e ringhia, ma potrebbe anche non partire per niente…
I legali difensori, in considerazione di tutto ciò, hanno chiesto al GUP Zaccagnini di non valutare le richieste di sequestro dei beni degli imputati, avanzate nell’udienza scorsa da quasi tutte le parti civili. Prima di sequestrate, si aspetti la risposta sulla competenza territoriale. La decisione entro le prossime ore.
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