Visita papa, la promessa di Georg e i dolorosi ricordi del nazismo stragista in Abruzzo
Sulmona – La visita del papa a Sulmona, come è stato ricordato anche oggi, ha una premessa, risalente alla visita in Abruzzo di Georg Ratzinger, il sacerdote fratello di Benedetto XVI, che per primo prospettò la possibilità dell’arrivo del pontefice in Valle Peligna.
Il vescovo di Sulmona, mons. Angelo Spina, colse al volo la possibilità e organizzò in ogni dettaglio l’arrivo del papa, una volta avuta la conferma dal Vaticano: un lungo e paziente lavoro che oggi ha dato i suoi frutti. Per il papa a Sulmona ci sono decine di migliaia di persone, giunte anche da molto lontano. Purtroppo, trascurata l’organizzazione della comunicazione, tanto che a molti mass media non è mai giunto neppure un comunicato stampa, nemmeno una foto.
Georg spinto da ricordi personali, risalenti al tempo della guerra, nella zona, e volle a suo tempo visitare alcuni luoghi che ricordava per aver visto durante la ritirata nazista. Si parlò anche delle feroci stragi naziste compiute tra L’Aquila, Teramo e Roccaraso: a Bosco Martese nel Teramano, a Onna (il villaggio aquilano distrutto dal terremoto e parzialmente ricostruito con case di legno proprio dal governo tedesco), Filetto (dove a ordinare una rappresaglia fu il capitano Defregger, poi divenuto nerscovo di Monaco di Baviera), e di Pietransieri di Roccaraso. La contrizione del sacerdote fu profonda e allora spuntò l’idea di una possibile omelia papale nel cuore di Sulmona, anche grazie ai buoni uffici di Georg Ratzinger.
Particolarmente toccante fu la vicenda di Filetto, riemersa dalla storia nel 1969, quando proprio un giornale tedesco scoprì che l’ex capitano Defregger era diventato un prelato. A Filetto, minuscolo villaggio alle pendici del Gran Sasso aquilano, la gente chiese che Defregger si recasse almeno a pregare ai piedi della stele che ricorda i nomi di 17 trucidati per rappresaglia. La stampa di tutta Europa scoprì il caso e ne fece l’argomento del momento per molto tempo. Nè Defregger, il silenzioso monsignore bavarese, nè le autorità ecclesiastiche ebbero nulla da dire. La visita a Filetto non avvenne mai, nè risulta che sia avvenuta negli anni successivi. (Nelle foto i fratelli Ratzinger e mons. Angelo Spina)
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