Notizie di politica dall’Abruzzo: Catone e La Discussione, PSI e Craxi, Vasto per Remo Gaspari


I ben 616 circoli de La Discussione, lo storico giornale fondato da De Gasperi, si trasformano in movimento politico per poter esprimere “le proprie idee e la propria cultura in un momento in cui c’e’ mancanza di cultura politica”. Lo ha annunciato oggi Giampiero Catone, parlamentare del Pdl, durante la seconda conferenza nazionale. Catone ha spiegato che si tratta “di un movimento, e non di un partito. Io sono parlamentare del Pdl – ha aggiunto – ma sono un parlamentare critico del Pdl perche’ anche in questo partito ci vuole cultura politica. Sono nate tante associazioni e fondazioni mascherate perche’ tutti hanno paura di dire che vogliono fare una corrente. Io e il mio movimento veniamo dalla Democrazia cristiana per le autonomie (salvo alcuni grossi responsabili) quindi questo e’ un movimento democristiano. Noi non ci mascheriamo dietro la denominazione di associazione o fondazione. Siamo un movimento politico, cioe’ una corrente”. Per il movimento, ha spiegato Rocco Bottiglione, al centro di tutto c’è il lavoro, perché tutto, anche la dignità e l’etica, dipendono dal lavoro. Al battesimo della Discussione Catone ha ribadito di essere “dalla parte delle persone, della gente, come dicono ma non fanno partiti e politici di ogni colore”. (Nella foto l’on. Giampiero Catone)

GIULIANOVA – Parlando al Congresso regionale abruzzese del Psi che si sta tenendo in queste ore presso l’Hotel Cristallo di Giulianova, Bobo Craxi ha espresso l’auspicio “che l’assemblea nazionale socialista possa rimettere le basi non solo per rilanciare la proposta socialista nel Paese, ma anche di riorganizzare un’area piu’ vasta di carattere laico, garantista e riformista capace di recuperare le recenti esperienze maturate con l’alleanza coi radicali di Marco Pannella insieme a quelle di tutta la sinistra non comunista. Si e’ aperta”, ha proseguito Craxi, “la fase terminale dell’esperienza del centro-destra al Governo: ad essa, allo stato, non esiste alternativa politica, alla quale non puo’ non concorrere una nuova e piu’ larga prospettiva riformatrice incentrata su una nuova e convincente iniziativa socialista e riformista”. (Nella foto Bobo Craxi)

GASPARI – Remo Gaspari, il politico più importante della storia moderna abruzzese, assicura che “lascerà la vita politica”, e lo farà da oggi. Dal giorno in cui Vasto, città vicinissima alla sua Gissi, gli ha consegnato la chiavi municipali dichiarandolo cittadino onorario. Come avvenne anche un’altra volta, ha ricordato Gaspari, in un comune della Lombardia nel 1996. Le chiavi di Vasto sono state consegnate a Gaspari, che compie 89 anni fra qualche giorno, dal sindaco di Vasto La Penna. Un momento commovente per un politico di lungo corso, tante volte ministro, una vera eccellenza della terra abruzzese che di santi in paradiso ne ha sempre avuti pochini: almeno buoni santi in paradiso. Come è sempre stato, appunto, Remo Gaspari. Che lasci davvero la politica, almeno come la intende lui, cioè sentire e aiutare la gente che ha ancora tanto da chiedergli, in molti sperano che non sia vero. Intanto, Gaspari oggi ha lanciato un’altra pillola di saggezza delle sue: “Imparate a pretendere ciò che spetta al territorio”. Se lui fosse stato ancora ministro, giurano in tanti, le tasse i terremotati non avrebbero dovuto pagarle per almeno qualche anno. Invece le pagano. (Nella foto Remo Gaspari, 89 anni)


03 Luglio 2010

Categoria : Politica
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