Chiodi e ABI su accordo mutui


L’Aquila – Il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi e il Comitato esecutivo dell’Abi (associazione bancaria italiana) confermano che per prorogare il congelamento dei mutui e dei finanziamenti per le famiglie e gli imprenditori nelle aree colpite dal terremoto, l’accordo sottoscritto lo scorso 25 giugno tra Commissario e Abi era necessario e indispensabile. Le misure previste nel “Piano famiglia” e nell’ “Avviso comune”, sottoscritti tra Abi e ministero dell’Economia, non erano di per se’ sufficienti a far scattare i benefici per le popolazioni colpite dal terremoto. Infatti, “Piano famiglia” e “Avviso comune” escludono dalla platea dei beneficiari chi ha gia’ usufruito di agevolazioni statali o di meccanismi di sospensione privati o pubblici (come quelli sospesi ex lege a seguito dell’emergenza subito dopo il terremoto fino al 31 dicembre 2009 e confermati il 17 dicembre 2009 fino al 30 giugno 2010). Se il sistema bancario non avesse varato le misure gli aquilani non avrebbero potuto usufruire delle iniziative avviate in ambito nazionale . L’Abi e’ pertanto intervenuta adeguando le iniziative avviate dall’industria bancaria in ambito nazionale per fare fronte alle esigenze specifiche della popolazione colpita dal sisma in vista della scadenza, il 30 giugno, della proroga per la sospensione del pagamento dei mutui e dei finanziamenti in essere al 6 aprile 2009 (data del sisma), ed il permanere di una situazione di difficolta’ per la clientela nel territorio abruzzese . Per quanto riguarda poi specificatamente le aziende del cosiddetto cratere, e’ il caso di ricordare che l’accordo Commissario-Abi amplia la platea dei beneficiari rispetto a quanto previsto dall’Avviso comune includendo anche le grandi aziende localizzate nei comuni colpiti dal sisma. (AGI) Com/Ett


02 Luglio 2010

Categoria : Economia
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