“Tasse? Aiutare chi arranca nel quotidiano”
L’Aquila – Da Gianfranco Giuliante riceviamo. “Le notizie, legate alla discussione della manovra finanziaria, che continuano a rimbalzare circa l’entità del tetto di 200.000 euro, quale cintura di salvaguardia “per i titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo” applicate nel cratere, danno l’impressione di una pezza a colore che non andrà a risolvere il problema delle fasce meno abbienti.
Irrisorio è il numero delle vere attività commerciali che potranno usufruire di tale facilitazione. Specularmente alto, invece, potrebbe essere il numero degli evasori fiscali di professione che, dichiarando redditi da fame, potranno cogliere l’ennesimo vantaggio dalle loro false dichiarazioni dei redditi.
L’Aquila e il cratere, città di operai e impiegati, dovrebbe vedersi riservata un trattamento di salvaguardia dei redditi più bassi, sia nel pubblico che nel privato. È soltanto attraverso risposte che partano da una fotografia reale del territorio, composto da categorie che arrancano nella quotidianità e si scoprono sempre più limitrofe alle fasce di indigenza se non di povertà, che si creeranno condizioni atte a garantire una sopravvivenza economica che le attuali misure, se confermate, mettono a repentaglio”.
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