Quasi completato il “Piano Erbe”
Chieti – Il “Piano Erbe” della provincia di Chieti ha raggiunto il 70% delle strade di proprietà e si avvia al suo primo completamento. Il 70% delle zone interne e il 60% dell’area costiera ha visto realizzato il primo sfalcio delle erbacce sulle strade provinciali: questi sono i primi, lusinghieri, risultati dell’accordo stipulato tra la provincia e i comuni, comunità montane ed unioni di comuni sulla manutenzione del patrimonio viario dell’ente.
«Con un patrimonio viario – ha spiegato il vicepresidente della provincia ed assessore alla viabilità, Antonio Tavani – di circa 1.800 km, diviso in sei distretti e 36 zone manutentive, un budget limitato a disposizione e con il solo personale di ruolo non è stato facile organizzare ed implementare le operazioni di sfalcio e ripulitura dalle erbacce, ma la pianificazione accurata è iniziata dal mese di aprile e, ad oggi, il primo sfalcio è pressoché completo. Con uno sforzo notevole da parte di tutti gli addetti e un impegno altrettanto notevole di organizzazione, che è stato possibile solo grazie al responsabile coinvolgimento di tutte le forze in campo ritengo il piano erbe 2010 soddisfacente, considerando anche che per i tratti stradali più problematici si è già al secondo taglio. Abbiamo cercato di superare le limitazioni imposte dalla situazione di bilancio, che non permettevano più l’assunzione di personale interinale come avveniva in passato, attraverso la collaborazione dei dipendenti che, per senso di dovere e responsabilità, hanno accettato di collaborare con l’amministrazione, anche concludendo un accordo di servizio in scadenza il prossimo 15 luglio.
Oltre alle squadre formate dai cantonieri provinciali, il lavoro di sfalcio proseguirà in questi giorni con l’aiuto dei comuni e delle comunità montane che hanno sottoscritto la “Convenzione per la gestione associata per la manutenzione dei cigli e delle pertinenze delle strade di competenza della provincia” approvata dal consiglio provinciale il 16 giugno scorso.
In base all’accordo, le operazioni di sfalcio dovranno essere eseguite da comuni e comunità montane, seguendo la buona tecnica agraria e con mezzi meccanici. Nel corso della stagione di sfalcio (aprile – settembre), dovranno essere previsti lungo le banchine stradali e sulle aree di pertinenza un minimo di 2 sfalci completi. Qualora se ne manifestasse la necessità potranno essere inoltre concordati con gli istruttori alla viabilità di zona dei tagli straordinari localizzati in punti di maggior pericolo. Le operazioni di sfalcio dovranno riguardare le banchine laterali, le scarpate, le aree particolari, quali quelle interne ai rami di svincolo e alle curve. Sarà competenza della provincia vigilare sullo stato di manutenzione delle tratte.
Si tratta di un nuovo modello gestionale che coinvolge, responsabilizzandoli, gli enti locali più prossimi ai cittadini e, al tempo stesso, libera risorse provinciali in termini di personale e mezzi in modo che queste possano essere riallocate su altri cantieri. Inoltre, l’adesione di un numero di comuni e comunità montane rappresentanti oltre la metà del territorio provinciale è motivo di soddisfazione politica e segno di assunzione di responsabilità da parte degli enti locali.
Per le pertinenze stradali della zona costiera, dove minore è stata l’adesione dei comuni al suddetto accordo, lo sfalcio potrà essere completato anche con il ricorso a ditte specializzate».
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